Premessa. Nell’ambito dell’indagine conoscitiva promossa dal Comitato sull’impiego di lavoratori immigrati nelle attività industriali, produttive e agricole è stato ascoltato il 24 febbraio 2015 il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali con particolare riferimento ai fenomeni illeciti di caporalato, tratta, sfruttamento della manodopera a basso costo e lavoro nero. Qui di seguito sono sintetizzati gli aspetti salienti di questa audizione.

Quadro di riferimento generale. I rapporti elaborati dall’Istituto nazionale di economia agraria (INEA), evidenziano l’aumento nel 2012 di circa 36.000 unità (15 per cento in più), per un totale di 269.000 cittadini stranieri occupati nelle campagne italiane. Di questi i lavoratori extra UE sono 143.620 (+13 per cento), e i lavoratori dei Paesi comunitari 125.340 (+ 18 per cento). Si registra un aumento dei cittadini dei Paesi provenienti dall’Est Europa che hanno superato numericamente la componente nordafricana.

La Rete del lavoro agricolo di qualità. Il Ministro sottolinea l’importanza strategica di questo nuovo strumento pubblico di certificazione della qualità (introdotto dal decreto-legge n. 91 del 2014) che dovrebbe sostituire quelli privati: attraverso di esso si vogliono valorizzare le imprese in regola con gli adempimenti nei confronti dei lavoratori agricoli: hanno infatti accesso alla Rete del lavoro agricolo di qualità le imprese in possesso di stringenti requisiti che ne dimostrino la regolarità dal punto di vista contributivo. Tali imprese si gioveranno di una semplificazione dei controlli previdenziali e di altri meccanismi premiali che saranno via via definiti.

Iniziative a livello internazionale. Il Ministro sottolinea gli sforzi compiuti a livello comunitario per garantire maggiori vantaggi alle imprese in regola con il pagamento dei contributi nonché le collaborazioni tecnico-agronomiche e commerciali avviate con i Paesi dai quali provengono la maggior parte dei flussi migratori (ad esempio Egitto e Algeria) da cui ci si aspettano significativi risultati anche su questo fronte.