La trasparenza (im)possibile
La trasparenza (im)possibile. Tutto quello che c’è da sapere sul diritto d’accesso in Italia, curato da Avviso Pubblico è il terzo volume pubblicato per la collana editoriale Contrappunti, realizzata da Altreconomia, Avviso Pubblico e dal “Master in analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione”.
Un testo pensato come un vademecum utile sia per gli Enti locali che per i cittadini, nella convinzione che la trasparenza, intensa prima di tutto come cultura, sia uno degli strumenti imprescindibili per contrastare e prevenire mafie e corruzione, e per favorire l’esercizio della buona amministrazione, rafforzando così il rapporto fiduciario tra cittadini, istituzioni e democrazia.
La trasparenza dell’operato della Pubblica amministrazione è un’arma fondamentale per prevenire, contrastare e sconfiggere le mafie e la corruzione. Il libro è stato pensato come un vademecum che possa essere d’aiuto sia agli amministratori degli enti locali, chiamati ad applicare una normativa innovativa che li induce a somigliare sempre di più a una vera e propria “casa di vetro”, sia ai cittadini che devono imparare ad utilizzarla in modo corretto per esercitare appieno i loro diritti, per partecipare alla vita della comunità, per controllare l’attività della Pubblica amministrazione e stimolarla così ad operare sempre meglio.
La buona politica e la buona amministrazione, elementi indispensabili per la tutela dei beni comuni, della nostra democrazia e della nostra sicurezza, esistono e si mantengono se nelle comunità vi sono cittadini responsabili. Sia gli amministratori sia i cittadini sono chiamati a operare scelte importanti. Decisioni che possono essere assunte responsabilmente se a monte del processo decisorio vi è una conoscenza quanto più completa e aggiornata del tema, del problema o del fenomeno su cui si vuole o si deve intervenire. Non si può assolvere adeguatamente e responsabilmente alla propria funzione di amministratore locale, dipendente pubblico o di cittadino senza disporre di fonti affidabili di conoscenza, e in base a quelle esercitare le competenze necessarie.
In questo senso, anche il mondo dell’informazione, come emerge in un capitolo di questo libro, ha un dovere deontologico di sapere come poter utilizzare la nuova normativa in materia di diritto d’accesso agli atti della Pubblica amministrazione, se intende svolgere con serietà, capacità e rigore quel ruolo di watchdog indispensabile per la salute delle nostra democrazia.