Premessa. Il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura ha inviato alle camere, il 24 febbraio 2017, la relazione sull’attività svolta nell’anno 2016 dal Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura, prevista dal DPR n. 60 del 2014 (Atto n. 964). Qui di seguito sono sintetizzati gli aspetti principali.
Le finalità del Comitato. Il Comitato (di cui fanno parte, tra gli altri, i rappresentanti delle più importanti associazioni impegnate nell’assistenza delle vittime di usura e racket come la Fai, SOS impresa e Consulta nazionale Giovanni Paolo II onlus, oltre a Confindustria, Confcommercio, Confartigianato) svolge una importantissima funzione, soprattutto in una fase di crisi economica come quella attuale, che può spingere gli operatori economici in difficoltà a ricorrere – agli “sportelli illegali paralleli” della criminalità organizzata. L’attività del Comitato si concretizza in un’azione di prevenzione, di formazione delle Amministrazioni pubbliche impegnate in questo settore, di sensibilizzazione della società civile, oltre all’erogazione di contributi alle vittime delle organizzazioni mafiose.
Il sostegno economico agli operatori. Nel corso del 2016 sono stati erogati contributi per circa 10 milioni di euro (dei quali il 65% circa per le vittime di estorsione ed il 35% per le vittime dell’usura) con un miglioramento dei tempi di erogazione, grazie anche all’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche. La maggior parte dei contributi è stata corrisposta a soggetti residenti in Sicilia, Puglia, Calabria, Lazio e Campania. I giudici amministrativi hanno respinto gran parte dei ricorsi avverso le decisioni del Comitato, vertenti perlopiù sulla quantificazione dei contributi erogati. La relazione contiene dati analitici sulle delibere adottate, ivi inclusi i provvedimenti di revoca per utilizzo improprio dei contributi o per la perdita dei requisiti, e sulle sentenze dei giudici amministrativi.
Miglioramento della normativa. Nella relazione si sottolinea l’opportunità di modificare in parte la normativa vigente al fine di consentire l’incremento dei casi per i quali corrispondere contributi, in particolare attraverso l’ampliamento e la sospensione dei termini e la concessione dei contributi nella sua integrità anche prima della sentenza conclusiva del procedimento penale. Proposte di modifica della legislazione sono contenute nell’AS2134, attualmente in discussione al Senato unitamente agli altri progetti di legge di riforma del codice antimafia e della disciplina dei beni confiscati, volte a rendere più celere l’erogazione dei contributi.