Premessa. Il 24 giugno 2021 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha pubblicato il Rapporto annuale sull’attività svolta nel 2020 nel contrasto alle attività di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, di cui sono riportati in sintesi i passaggi più rilevanti riguardo l’analisi operativa e le zone di rischio.

Si rammenta che l’UIF è l’unità centrale nazionale con funzioni di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, istituita presso la Banca d’Italia dal d.lgs. n. 231/2007, in conformità con regole e criteri internazionali che prevedono la presenza in ciascuno Stato di una Financial Intelligence Unit (FIU), dotata di piena autonomia operativa e gestionale.

QUI LA RELAZIONE DEL DIRETTORE CLAUDIO CLEMENTE

CRESCONO LE SEGNALAZIONI SOSPETTE. Nelle oltre 140 pagine che compongono il rapporto la Uif rileva che nel 2020 le segnalazioni di operazioni sospette (SOS) sono in netto aumento rispetto al 2021. Nel dettaglio, quelle ricevute dai soggetti obbligati sono state 113.187, ovvero 7.400 in più rispetto al 2019 (+7,0%). L’aumento è ascrivibile interamente a sospetti di riciclaggio, mentre le SOS di finanziamento del terrorismo sono diminuite a 513 unità (-33,4% rispetto al 2019), anche a causa delle restrizioni alla mobilità.

Un altro dato allarmante apre il 2021. Nei primi cinque mesi di quest’anno, infatti, la curva ha subito un’improvvisa impennata, superando il 30%.

LE OPERAZIONI SOSPETTE IN PANDEMIA. La relazione evidenzia come le segnalazioni per operazioni sospette connesse alla pandemia nel 2020 sono state 2.277 per oltre 8,3 miliardi di euro.
Dietro queste segnalazioni si nascondono operazioni legate alla compravendita di materiale sanitario e di DPI cui si sono aggiunti, successivamente, l’erogazione e l’utilizzo incongruo di finanziamenti garantiti o contributi a fondo perduto. In termini territoriali, le regioni che figurano di più come luoghi di esecuzione dell’operatività sospetta sono il Lazio (18,7%) e la Lombardia (14,4%), seguite dall’Emilia-Romagna (8,8%), dalla Campania (8,5%) e dal Veneto (7,6%). Nei primi cinque mesi del 2021 le segnalazioni riferibili alla pandemia sono state 1.796, per un’operatività sospetta pari a 1,86 miliardi di euro.

In questo scenario i tempi di analisi delle SOS sono stati fortemente ridotti, nel tentativo di rispondere più efficacemente ai rischi emergenti. Ciò ne ha consentito la rapida trasmissione – mediamente nei sette giorni dalla ricezione – agli Organi investigativi. Con lo stesso obiettivo, lo scambio di informazioni con la DNA è stato ulteriormente rafforzato.

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. Nel 2020 la UIF ha rilevato un sensibile incremento delle operazioni sospette, potenzialmente riconducibili alla criminalità organizzata, pari al 18% del totale. È stato inoltre registrato un significativo spostamento dell’azione criminale sulle frodi collegate al trading online, all’e-commerce e all’offerta di criptovalute.

Le segnalazioni complessivamente analizzate e trasmesse dalla UIF agli Organi investigativi sono state 113.643 (+6,9%), con l’effetto di un ulteriore assottigliamento dello stock in lavorazione. L’efficacia del lavoro svolto è stata confermata dall’elevato numero di feedback di interesse ricevuti dagli Organi investigativi e dalla DNA.

Un dato rilevante è che l’attività della UIF è stata ampiamente svolta in remoto senza soluzione di continuità  grazie all’ampia dotazione di tecnologie informatiche e a una riorganizzazione del lavoro le cui ricadute positive sono attese anche oltre la situazione emergenziale.

E così, nel corso del 2020 è andata a regime la raccolta delle comunicazioni oggettive sulle operazioni in contanti, che era stata avviata nel 2019. Dai dati raccolti è evidente che l’utilizzo del contante resta una ancora una modalità di transazione molto utilizzata, con 41 milioni di operazioni per circa 215 miliardi di euro complessivi. Fra marzo e aprile del 2020, tuttavia, l’introduzione del lockdown ha determinato una riduzione dell’operatività in contanti del 40,5% rispetto ai due mesi precedenti.


Il 52,8% del totale
delle segnalazioni di operazioni sospette presentano collegamenti con soggetti o rapporti censiti nelle comunicazioni oggettive. Mentre il 38% delle operazioni collegate ha riguardato fenomeni di utilizzo anomalo del contante e il restante 62% ha fatto emergere varie tipologie di sospetti, circa un terzo delle quali riferibili a fenomeni di evasione fiscale e a vicende giudiziarie.

 

SINERGIE NEL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ. La Uif fa sapere di aver siglato un protocollo d’intesa con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) volto ad agevolare la collaborazione attiva della Cassa nell’ambito dell’attività di gestione del cosiddetto Patrimonio Rilancio, istituito a sostegno del sistema economico e produttivo italiano colpito dall’emergenza epidemiologica. In particolare il protocollo consentirà alla UIF di acquisire informazioni in merito agli interventi richiesti e all’elaborazione di profili comportamentali a rischio per facilitare l’invio di segnalazioni di operazioni sospette.

RAPPORTI CON I SOGGETTI OBBLIGATI. Come già nel passato è proseguito l’impegno della UIF per agevolare i soggetti obbligati nell’individuazione di possibili fenomeni criminali; tra il 2020 e il 2021 l’Unità ha emanato due comunicazioni sui profili di rischio ricorrenti nell’ambito dell’emergenza sanitaria e nuovi schemi di anomalia su operatività connesse con illeciti fiscali.

ANTIRICICLAGGIO E RISCHIO INFILTRAZIONI. L’attività di elaborazione e monitoraggio delle segnalazioni antiriciclaggio aggregate e di quelle relative alle operazioni in oro ha consentito alla UIF di individuare posizioni anomale che sono state oggetto di successiva attività di indagine da parte degli Organi investigativi.

Nell’ambito dell’analisi strategica, in collaborazione con gli Organi investigativi, è stato sviluppato un indicatore sul rischio di infiltrazione delle imprese da parte della criminalità organizzata.  In seguito alla crisi pandemica, l’indicatore è stato utilizzato per individuare anomale concentrazioni di finanziamenti assistiti da garanzie pubbliche presso singoli intermediari. L’applicazione dell’indicatore dovrebbe contribuire a individuare contesti criminali di potenziale interesse e anomale concentrazioni presso singoli intermediari di finanziamenti con garanzia pubblica in favore di imprese ad alto rischio di infiltrazione per successivi approfondimenti.

CRIPTOVALUTE. Il protrarsi della pandemia ha determinato una sensibile riduzione dell’attività ispettiva in presenza, ma ha indotto alla sperimentazione di nuove modalità di conduzione delle verifiche, basate su controlli a distanza. Le ispezioni condotte nel comparto delle valute virtuali ne hanno confermato i rischi associati per finalità di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le verifiche avviate sugli sportelli automatici gestiti da operatori non bancari, i cosiddetti ATM indipendenti, hanno evidenziato forti rischi di riciclaggio sia in relazione alla rilevante quantità di contanti complessivamente movimentata, in assenza di limiti prestabiliti ai prelevamenti sia nell’operatività di sportelli automatici adibiti alla conversione di valute virtuali in contropartita di contanti.

FINANCIAL INTELLIGENCE UNIT E INDAGINI INTERNAZIONALI. Nel corso del 2020 gli scambi informativi con le FIU (Financial Intelligence Unit) estere sono stati particolarmente intensi: l’Unità ha inviato 1.050 richieste di informazione ad altre FIU e ha ricevuto 1.546 richieste e informative spontanee da Unità di informazione finanziaria di altri paesi. La collaborazione con le FIU ha consentito di intercettare tempestivamente anche i nuovi rischi connessi con il contesto emergenziale, supportare le Procure nelle indagini transnazionali, bloccare fondi in Italia e all’estero per avviare il recupero di proventi di origine criminale. L’Unità ha concluso un rilevante esercizio di analisi congiunta con altre FIU europee e ha ulteriormente valorizzato l’utilizzo di forme non tradizionali e modalità innovative di collaborazione per ricostruire fenomeni criminali transfrontalieri.

ANTIRICICLAGGIO IN EUROPA. La UIF ha fornito il proprio contributo tecnico al programma di riforme del sistema europeo antiriciclaggio avviato dalla Commissione europea con il Piano d’Azione per una politica integrata di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, nel quale si conferma la necessità di un Meccanismo sovranazionale di supporto e coordinamento delle FIU. Sulla base dei lavori sviluppati dalla UIF con il Ministero dell’Economia e delle finanze, l’Italia ha promosso una Posizione Comune tra Stati Membri, condivisa con numerosi altri Paesi dell’Unione, su compiti e caratteristiche del futuro Meccanismo di Supporto e Coordinamento delle FIU che, in una logica di sussidiarietà, dovrà rafforzare la collaborazione internazionale tra FIU, le attività di analisi congiunta, la convergenza nelle metodologie di analisi.

RAPPORTI CON AUTORITÀ GIUDIZIARIA. In notevole aumento anche gli scambi di informazioni con l’Autorità Giudiziaria. Nel corso dEL 2020 sono infatti pervenute 558 richieste (+41,3 per cento), a fronte delle quali l’Unità ha trasmesso 1.188 note informative (+52,5 per cento). In un numero crescente di casi, le richieste hanno comportato l’attivazione del canale della collaborazione internazionale con le omologhe FIU estere per acquisire informazioni rilevanti per le indagini in corso (575 interlocuzioni nel 2020, con un aumento del 31,3 per cento rispetto all’anno precedente). Nel corso dell’anno sono state più frequenti le richieste alla Uif di approfondite analisi finanziarie ad ausilio di complesse indagini su associazioni criminali transnazionali.

In quest’ottica Eè proseguita l’intensa collaborazione con le Autorità di Vigilanza, specie nell’ambito dell’attività ispettiva riguardo a possibili carenze in materia di collaborazione attiva da parte dei soggetti obbligati. Il nuovo protocollo d’intesa sottoscritto con la DNA il 12 marzo 2021 rafforza ulteriormente i processi di condivisione delle informazioni, prevedendo scambi più tempestivi in relazione all’operatività finanziaria riferita all’emergenza da Covid-19 riportata nelle segnalazioni ed estendendo gli scambi alle informative di Unità di informazioni estere.