Premessa. La Relazione del Ministro dell’Interno sull’attività delle Commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso, è relativa all’attività svolta nel corso dell’anno 2022.

Il quadro. Sono 36 le commissioni straordinarie che hanno amministrato diversi Comuni destinatari del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale ai sensi dell’art. 143 del d.lgs. n.267/2000. I provvedimenti adottati nel 2022 sono stati 11 e hanno interessato quattro consigli comunali della Campania, tre della Calabria, due del Lazio e due della Puglia.

Il compito principale delle Commissioni straordinarie è quello di esaminare le criticità emerse all’esito dell’accesso ispettivo e programmare l’attività di riorganizzazione dell’amministrazione locale e procedere ad una profonda opera di risanamento della struttura amministrativa. L’azione attuata dagli organi commissariali è stata principalmente indirizzata al ripristino di una sana gestione amministrativa e finanziaria degli enti commissariati.

I Comuni in gestione commissariale nel 2022 appartengono a diverse fasce demografiche variando da Foggia, come unico comune capoluogo di provincia al momento sciolto a comuni molto piccoli come quello di Cosoleto (RC). Nonostante i consigli comunali interessati dal provvedimento di scioglimento per fenomeni di infiltrazione e condizionamento della criminalità organizzata siano collocati principalmente nelle regioni dell’Italia meridionali, questo fenomeno ha interessato la quasi totalità del territorio italiano come dimostrato dallo scioglimento nel 2022 di due comuni della provincia di Roma.

Il contenzioso amministrativo. La relazione prosegue con un approfondimento relativo all’attività del T.A.R. per il Lazio in merito ai provvedimenti di scioglimento. Nel 2022 la quasi totalità dei casi di contenzioso per i quali sono intervenute pronunce di primo e/o secondo grado si è conclusa con il respingimento dei ricorsi.

L’incandidabilità. Nel corso del 2022 sono intervenute 39 pronunce giurisprudenziali in materia di incandidabilità; nello specifico 18 provvedimenti di primo grado, 12 decisioni in sede di reclamo e 9 pronunciamenti dalla Corte di Cassazione.

Per alcuni Comuni, 5 in particolare, i giudici di primi istanza hanno accolto la proposta di incandidabilità inoltrata dal Ministro dell’interno. Per altri invece, hanno accolto le proposte di incandidabilità solamente per alcuni degli amministratori indicati nella proposta. In tre casi la proposta è stata respinta.

Le attività delle commissioni straordinarie. La relazione riporta l’analisi dell’attività delle commissioni straordinarie di alcuni comuni. In particolare, del comune di Foggia, Torre Annunziata, Partinico e Rosarno.

Le azioni delle Commissioni straordinarie sono volte al risanamento dell’Ente, al ripristino della legalità, al corretto impiego delle risorse, all’efficace utilizzo e valorizzazione dei beni patrimoniali e al miglioramento dell’erogazione dei servizi pubblici. In casi particolari, si è ricorso anche all’incremento della dotazione organica delle Polizia Locale col fine di ottimizzare i servizi di polizia stradale e controllo del territorio. Nel 2022, nel Comune di Foggia, si è registrato un forte incremento delle domande di protezione sociale come conseguenza dell’emergenza epidemiologica. Quindi si è reso necessario mettere in campo delle misure più mirate e coordinate che hanno riguardato l’erogazione di contributi economici come la c.d. “solidarietà alimentare”. Sono state introdotte anche misure volte all’ottimizzazione ambientale, volte a far risvegliare uno stimolo alla legalità e infine sono stati predisposti degli interventi anche sulla macchina amministrativa volti alla sua riorganizzazione e quindi a un auspicabile miglioramento.

 

Le condizioni finanziarie degli enti. Uno dei principali ambiti di operatività delle Commissioni straordinarie è il ripristino delle condizioni di sana gestione finanziaria poiché molti dei Comuni sciolti per condizionamento mafioso, sono caratterizzati da una condizione finanziaria di grave disequilibrio dovuta a una inefficace gestione sia della fase dell’entrate che quella della spesa. Gli interventi disposti hanno avuto ad oggetto il personale, integrandone la dotazione e indirizzandone l’attività volta al raggiungimento di obiettivi con lo scopo di migliorare la capacità di accertamento e di riscossione delle entrate. Le commissioni hanno richiesto, per raggiungere questi obiettivi, l’assegnazione temporanea in comando o distacco di personale amministrativo o tecnico.

Inoltre, sono stati predisposti anche interventi volti ad una riduzione dell’evasione avvalendosi dei più recenti programmi informatici che consentono di disporre incisivi controlli incrociati per facilitare le indagini sul sommerso. Le attività di accertamento hanno riguardato principalmente I.M.U. e T.A.R.I.

Attività di gestione. La relazione nella parte conclusiva si concentra sull’analisi della riorganizzazione dell’apparato burocratico, in quanto è l’azione principale da introdurre per ottenere un risanamento e quindi un efficientamento dell’azione amministrativa negli enti sciolti per infiltrazioni mafiose.

Nella maggior parte delle realtà commissariate sono stati intrapresi percorsi di ripristino delle condizioni di legalità, la cui necessità è stata maggiormente avvertita negli uffici dove vi era personale colluso o comunque collaborante con le organizzazioni malavitose.

Le commissioni hanno poi rivolto la loro attenzione alla verifica della qualità e dell’efficienza dei servizi offerti alla cittadinanza, cercando di effettuare interventi migliorativi. In ragione della scarsità delle risorse finanziarie a disposizione degli enti sciolti, gli organi di gestione straordinaria hanno attinto dai fondi messi a disposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I servizi maggiormente al centro dell’attenzione sono quelli connessi alla tutela ambientale e al potenziamento dei servizi nei settori socioassistenziali, scolastico e socioculturale.

 

Rapporti con la cittadinanza. All’esito dell’insediamento delle Commissioni straordinarie, i sentimenti più riscontrabili tra i cittadini, oltre all’indignazione, sono stati l’indifferenza e la rassegnazione. Le commissioni per ricostruire un rapporto di fiducia e di coinvolgimento delle realtà locali nei percorsi di risanamento sociale hanno attivato diverse iniziative volte al dialogo con la comunità coinvolgendo i rappresentati delle associazioni di volontariato, delle organizzazioni sindacali, della scuola e delle parrocchie. In particolare, parroci e dirigenti scolastici si sono rivelati interlocutori privilegiati delle commissioni straordinarie in quanto scuole e parrocchie sono dei luoghi funzionali alla ricostruzione di un tessuto sociale e di una vita di comunità virtuosa.

Il settore edilizio.  L’attività commissariale ha rivolto la sua attenzione anche al settore dell’edilizia pubblica, considerando centrale l’obiettivo di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio pubblico. In particolare, si è provveduto a curare la manutenzione degli edifici pubblici (edifici scolastici e opere infrastrutturali) e delle strade. Le commissioni hanno rivolto le loro attività anche contro il fenomeno dell’abusivismo.

I beni confiscati alla criminalità organizzata. Le commissioni straordinarie hanno optato il più delle volte a destinare i beni confiscati alla criminalità organizzata alla realizzazione di iniziative sociali con il coinvolgimento delle realtà associative del territorio, in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale. La relazione riporta alcuni degli interventi effettuati nel corso del 2022 nel comune di Bolognetta (PA), San Giuseppe Jato (PA) e Ostuni (BR).

 

(a cura di Martina Maria Tenti)