Comuni sciolti per mafia: il 2018 tra gli anni record per numero di scioglimenti

Il 2018 si appresta alla conclusione ed è tempo di tirare le somme circa l’applicazione dello scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata: nel corso di quest’anno sono stati 23 i consigli comunali interessati; 20, invece, i decreti di proroga di precedenti scioglimenti.

Si tratta del dato più alto dopo il picco di 34 scioglimenti raggiunto nel 1993 e i 24 del 2012 (vedi grafico 1). Considerando anche le proroghe, si ottiene la cifra più rilevante dal 1991, anno di entrata in vigore della legge che disciplina tale istituto. In questi ventotto anni sono stati emanati nel complesso 498 decreti ex art. 143 del testo unico sugli enti locali, dei quali 179 di proroga; su 319 decreti di scioglimento, 24 sono stati annullati dai giudici amministrativi.


Grafico 1. Andamento temporale del numero di scioglimenti, archiviazioni, annullamenti

I Comuni la cui gestione amministrativa, durante il 2018, è stata affidata ad una commissione straordinaria sono quelli di: Cirò Marina (Crotone), San Gennaro Vesuviano (Napoli, già sciolto in  due passate occasioni), Mattinata (Foggia), Scilla (Reggio Calabria), Camastra (Agrigento), Calvizzano (Napoli), Strongoli (Crotone, già sottoposto in passato ad uno scioglimento, poi annullato dal Consiglio di Stato), Bompensiere (Caltanissetta), Caivano (Napoli), Limbadi (Vibo Valentia), Manduria (Taranto), Platì (Reggio Calabria, sciolto anche nel 2006 e 2012), Trecastagni (Catania), Surbo (Lecce, già sciolto nel 1991), San Gregorio d’Ippona (Vibo Valentia, sciolto precedentemente nel 2007), Briatico (Vibo Valentia, già sciolto in altre due occasioni), Sogliano Cavour (Lecce), Vittoria (Ragusa), San Biagio Platani (Agrigento), Siderno (sciolto anche nel 2013), Crucoli e Casabona (entrambi in provincia di Crotone), Delianuova (Reggio Calabria, sciolto una prima volta nel 1991).

Come si può notare, sono tutti Comuni collocati nel Meridione del Paese, per la precisione: 11 in Calabria, 5 in Sicilia, 4 in Puglia e 3 in Campania (vedi grafico 2).

Grafico 2. Numero di scioglimenti per regione nel 2018

Dopo le recenti modifiche alla normativa, introdotte dal c.d. “decreto sicurezza” (per approfondimenti leggi questa scheda), ci si attendono ulteriori interventi correttivi nel corso della legislatura: a tal proposito, meritano una segnalazione i due progetti di legge di iniziativa parlamentare presentati al Senato (AS 911) e alla Camera (AC 474), dei quali non è tuttavia ancora iniziato l’esame.

Sul sito di Avviso Pubblico è presente un’apposita sezione dedicata a questo tema, con mappe interattive, grafici, tabelle e statistiche. La sezione comprende anche una puntuale ricostruzione della giurisprudenza amministrativa ed un’analisi complessiva delle relazioni prefettizie relativa al periodo gennaio 2017-agosto 2018. Sull’Osservatorio Parlamentare sono altresì disponibili le sintesi delle ultime relazioni presentate dal Governo.

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