Mafie e Coronavirus: l’audizione dei rappresentanti di Banca d’Italia sulle misure contenute nel “Decreto Liquidità”

Le Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020, il cosiddetto “Decreto Liquidità”, ha audito stamane, 27 aprile, il Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone.

In merito all’accesso al credito il dott. Balassone sottolinea come emergano “alcuni aspetti critici relativi all’allocazione dei fondi pubblici, alla qualità dei finanziamenti garantiti e all’ammontare effettivamente concedibile di garanzie. Si tratta di aspetti che, come ho ricordato, riflettono soprattutto la difficoltà di conciliare le esigenze di rapidità d’azione con quelle di controllo di efficacia e di legalità. Al fine di ridurre i tempi necessari per la concessione dei finanziamenti sono state sospese le procedure di valutazione del merito di credito dei debitori da parte del Medio Credito Centrale che gestisce il Fondo di garanzia per le PMI e non ne sono state previste per la maggior parte delle garanzie concesse dalla SACE. Tale scelta appare giustificabile in via temporanea ed eccezionale  per evitare ritardi operativi dovuti all’elevato numero di pratiche da esaminare, incide però negativamente sulla capacità di utilizzare le garanzie in modo efficiente: in alcuni casi il credito potrebbe affluire a imprese comunque destinate a non superare la crisi”.

Più avanti nella Relazione si evidenzia come “un tema generale riguarda gli aspetti di tutela della legalità che sono stati oggetto di ampio dibattito nei giorni successivi all’emanazione del DL 23/2020. L’introduzione di procedure accelerate per il rilascio della garanzia, in particolare con riferimento ai controlli previsti dalla legislazione antimafia, può esporre al rischio di favorire l’economia illegale. È possibile individuare modalità atte sia a garantire gli obiettivi dei controlli antimafia sia a evitare un rallentamento dei tempi di erogazione del credito”.

Per leggere la Relazione integrale del dott.Balassone clicca qui

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