Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 33 del 26 agosto, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi dei Consigli comunali di Rosarno (Reggio Calabria), Simeri Crichi (Catanzaro) e Nocera Terinese (Catanzaro), nonchè il contestuale affidamento dell’amministrazione degli Enti ad altrettante Commissioni di gestione straordinaria.
Sono 11 i provvedimenti dissolutori adottati dal Governo nel 2021. Gli Enti locali sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 ad oggi diventano dunque 362. La Calabria si conferma leader di questa spiacevole graduatoria con 127 scioglimenti, seguita da Campania (113) e Sicilia (87).
Gli Enti la cui gestione amministrativa, durante il 2021, è stata affidata ad una commissione straordinaria sono quelli di: Squinzano (Lecce), Guardavalle (Catanzaro), al secondo scioglimento dopo quello del 2003, Carovigno (Brindisi), Barrafranca (Enna), Marano di Napoli (Napoli), al quarto scioglimento dopo quelli del 1991, 2004 (poi annullato) e 2016, San Giuseppe Jato (Palermo), Villaricca (Napoli), al secondo scioglimento dopo quello del 1994, Foggia, secondo capoluogo di provincia ad essere sciolto dal 1991, Nocera Terinese (Catanzaro), Simeri Crichi (Catanzaro) e Rosarno (Reggio Calabria), al terzo scioglimento dopo quelli del 1992 e del 2008.
Tenuto conto che dal 1991 ben 70 amministrazioni sono state colpite da più di un decreto di scioglimento, gli Enti locali sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata sono stati fino ad oggi 272 (compresi due capoluoghi di provincia e sei aziende sanitarie e ospedaliere).
Sul sito di Avviso Pubblico è presente un’apposita sezione dedicata a questo tema, con mappe interattive, grafici, tabelle e statistiche. Sull’Osservatorio Parlamentare sono altresì disponibili le sintesi delle ultime relazioni presentate dal Governo.