Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 82 del 9 giugno, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), nonchè il contestuale affidamento dell’amministrazione degli Enti ad altrettante Commissioni di gestione straordinaria. Si tratta del terzo scioglimento per il Comune di San Giuseppe Vesuviano dopo quelli decretati nel 1993 e nel 2009.
Sono 5 i provvedimenti dissolutori adottati dal Governo nel 2022. Gli Enti locali sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 ad oggi diventano dunque 370. La Calabria è leader di questa spiacevole graduatoria con 128 scioglimenti, seguita da Campania (116) e Sicilia (89).
Gli Enti la cui gestione amministrativa, durante il 2022, è stata affidata ad una commissione straordinaria sono quelli di Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano (Napoli), Trinitapoli (Barletta – Andria – Trani) e Portigliola (Reggio Calabria).
Tenuto conto che dal 1991 ben 72 amministrazioni sono state colpite da più di un decreto di scioglimento, gli Enti locali sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata sono stati fino ad oggi 277 (compresi due capoluoghi di provincia e sei aziende sanitarie e ospedaliere).
Sul sito di Avviso Pubblico è presente un’apposita sezione dedicata a questo tema, con mappe interattive, grafici, tabelle e statistiche. Sull’Osservatorio Parlamentare sono altresì disponibili le sintesi delle ultime relazioni presentate dal Governo.
Si ricorda inoltre che lo scorso mese di marzo Avviso Pubblico ha realizzato il dossier intitolato “Le mani sulla città”, un approfondimento sui Comuni sciolti per mafia nel 2021 con uno specifico focus sui 30 anni di applicazione della normativa.