Non un libro di memorie e nemmeno il bilancio di dieci anni di mandato da sindaco di Grugliasco. “Città visibili – Enti locali e comunità laboratori di futuro” (LUNAEdizioni, 2023) di Roberto Montà – ex primo cittadino di Grugliasco e Presidente della rete dei comuni antimafia di Avviso Pubblico – è piuttosto un diario civico e un tentativo di tracciare una mappa per un nuovo modello di sviluppo della città del futuro.
In questa nuova puntata di #Contagiamocidicultura proveremo a capire insieme all’autore quali sono le proposte e gli interrogativi per “impegnarsi a scrivere le pagine di un futuro che sia disseminato di giustizia ed eguaglianza”.
Undici dialoghi con altrettante figure di primo piano della politica locale e nazionale, della cultura, della giustizia, dell’imprenditoria, dello sport e del giornalismo. Fra questi l’ex magistrato Giancarlo Caselli, l’ex ministra e presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, lo storico e giornalista Gianni Oliva, per citarne alcuni.
Una guida per affrontare “temi cruciali nella vita di città, territori e comunità”: ambiente, istruzione, welfare, politiche sociali, contrasto a mafie e corruzione, pace, cooperazione, sport, pianificazione, con una visione strategica dell’ambiente civile e della collettività.
Il titolo del libro – un chiaro riferimento alle “Città invisibili” di Italo Calvino – richiama la centralità delle comunità locali nella loro espressione più alta e funzionale per il vivere comune. Negli undici dialoghi di cui si compone il libro «abbiamo dialogato provando a riflettere soprattutto sul ruolo degli enti locali e come negli ultimi vent’anni è cambiato sui singoli temi, provando a scambiarci un punto di vista e uno sguardo. Provando anche a ragionare sulle proposte per far sì che il ruolo degli enti locali, nel rapporto alle comunità locali, possa dare una spinta alle attività sul territorio», spiega Roberto Montà.
Il libro è uno strumento utile per una riflessione politica da proporre ai cittadini per conoscere meglio le competenze degli enti locali e per tentare un ragionamento collettivo sul “cosa si può fare”. Ma è indirizzato anche ai giovani amministratori o a coloro che si avvicinano alle istituzioni. Ma il volume ha anche un’altra ambizione: provare a trasferire riflessioni, esperienze ed idee per realizzare nuovi progetti e borse di studio attraverso i proventi della sua vendita, che sono indirizzati all’associazione “Avviso Pubblico” e al “Coordinamento dei Comuni per la Pace”. “Perché a partire dalle scelte individuali si può costruire un cambiamento possibile.