VIII° Edizione “Riconoscimento Pio La Torre”: il 13 settembre, a Bologna, il conferimento del Premio organizzato da Avviso Pubblico, CGIL e FNSI

Il 13 settembre torna l’ottava edizione del Premio dedicato alla memoria di Pio La Torre, sindacalista ucciso da Cosa nostra a Palermo il 30 aprile 1982, insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo, per il loro impegno sui temi della lotta alla mafia, per la pace, la democrazia e la legalità. La cerimonia si terrà a Bologna, a partire dalle ore 9.30, presso l’Auditorium Biagi – Sala Borsa, in Piazza del Nettuno 3. Saranno il sindaco Matteo Lepore e Franco La Torre, figlio di Pio La Torre ad aprire il convegno dal titolo “La legge è ancora uguale per tutti? – I diritti dei cittadini, l’autonomia della magistratura”, che accompagnerà la cerimonia di premiazione. Con loro anche il Segretario generale Cgil, Maurizio Landini e il Presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.

Promosso da Avviso Pubblico, Cgil nazionale e Federazione nazionale della Stampa italiana, il premio vuole valorizzare, con riconoscimenti e menzioni speciali, casi ritenuti di alto valore civile e politico aventi come protagonisti sindacalisti, amministratori locali, dipendenti pubblici e giornalisti che, svolgendo la loro attività, si sono particolarmente distinti nella difesa della democrazia, nella prevenzione e nel contrasto alle mafie, alla corruzione, all’illegalità e per la diffusione di una cultura della legalità e della responsabilità.

Ogni anno da otto anni, si è scelto di celebrare l’evento nella data simbolo del 13 settembre, ovvero il giorno in cui, nel 1982, fu pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della legge n. 646, meglio nota come Legge Rognoni-La Torre. Per la prima volta, con quella norma, veniva introdotto nel nostro ordinamento il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso e la confisca dei patrimoni illecitamente accumulati da parte di coloro che si erano macchiati di tali reati.

La cerimonia dell’ottava edizione del riconoscimento si terrà Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 9.30, presso l’Auditorium Biagi – Sala Borsa, in Piazza del Nettuno 3 a Bologna, all’interno della Summer School promossa dall’Università di Bologna.  L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito di Collettiva.

Ad introdurre il dibattito, insieme a Matteo Lepore e Franco La Torre, sarà Alessio Festi, responsabile delle Politiche della legalità della Cgil. A seguire gli interventi di Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare Antimafia XVII Legislatura, Alessandra Costante, Segretaria Generale FNSI, Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico, Giuseppe Santalucia, Presidente dell’Associazione nazionale magistrati. A presiedere l’incontro sarà Stefania Pellegrini, Professoressa ordinaria all’Università di Bologna. Mentre le conclusioni saranno affidate al Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Il programma del convegno

Saluti di

  • Matteo Lepore, Sindaco di Bologna,
  • Franco La Torre, figlio di Pio La Torre.

Introduce

  • Alessio Festi, Responsabile politiche della Legalità di Cgil.

Intervengono

  • Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare Antimafia XVII Legislatura;
  • Alessandra Costante, Segretaria generale FNSI;
  • Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico;
  • Giuseppe Santalucia, Presidente Associazione Nazionale Magistrati.

Presiede

  • Stefania Pellegrini, Professoressa ordinaria Università di Bologna.

Conclude

  • Maurizio Landini, Segretario generale CGIL.

Al termine del convegno si svolgerà la tradizionale Cerimonia di Conferimento del “Premio Pio La Torre”, con la partecipazione del Presidente del Centro studi “Pio La Torre”, Emilio Miceli. Coordina Maurizio Viscione.

«Il conferimento del riconoscimento alla memoria di Pio La Torre – rilevano i promotori – intende evidenziare come nella società civile e nel mondo delle professioni che rappresentiamo vi siano persone, sindacalisti, giornalisti, amministratori locali, che con passione, coraggio e competenza, esercitano questa azione: sono i nostri anticorpi contro l’illegalità, che vanno coltivati, sostenuti e riconosciuti».

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