Direttiva europea antiriciclaggio: Avviso Pubblico risponde alla consultazione del Ministero dell’Economia

La direttiva 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d. IV Direttiva AMLD), abrogando le precedenti direttive in materia di antiriciclaggio, ha introdotto disposizioni finalizzate ad ottimizzare l’utilizzo degli strumenti di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, costituendo l’unico atto legislativo dell’Unione europea cui dovranno conformarsi gli Stati membri nel definire i propri ordinamenti interni.

Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia ha sottoposto a consultazione pubblica lo schema di decreto legislativo, predisposto nel rispetto dei criteri di delega per il recepimento della IV Direttiva AMLD, volto a rettificare la normativa antiriciclaggio nazionale (decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni) nonché ad emendare le disposizioni normative collegate alla materia.

Obiettivo della consultazione è quello di acquisire i primi orientamenti e le osservazioni che i soggetti obbligati alle disposizioni antiriciclaggio, anche attraverso le associazioni di categoria rappresentative dei settori di appartenenza, volessero segnalare. Avviso Pubblico ha inviato le proprie osservazioni sulla Direttiva, elaborate dal gruppo di lavoro in materia di antiriciclaggio.

“Abbiamo accolto con favore che la nuova legge 231, almeno nella sua forma di bozza, confermi l’obbligo di segnalare operazioni sospette a rischio riciclaggio – sottolinea David Gentili, Presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano e Coordinatore regionale per la Lombardia di Avviso Pubblico – Abbiamo comunque suggerito alcuni aspetti migliorativi, che riguardano l’accesso delle pubbliche amministrazioni al registro dei titolari effettivi presso le Camere di Commercio e la possibilità per le pubbliche amministrazioni di sospendere concessioni, affidamenti, finanziamenti e appalti con la controparte che non adempie agli obblighi previsti dall’adeguata verifica”

“Abbiamo chiesto – continua Gentili – che il frutto dell’esperienza dei Comuni in questi anni, che con l’aiuto della UIF (Unità di Informazione Finanziaria, ndr) ha prodotto il decreto del Ministero degli Interni del 25 settembre 2015, non venga perduto ma valorizzato e diffuso come suggerimento utile. Le pubbliche amministrazioni possono efficacemente contrastare oltre all’evasione fiscale anche il riciclaggio nei loro territori, agendo da protagoniste e tutelando la libera e sana concorrenza di mercato”.

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