Corte Costituzionale, sentenza n. 195 del 2019: l’illegittimità della “terza via” tra scioglimento e archiviazione

Sul sito di Avviso Pubblico è disponibile una scheda di sintesi della sentenza della Corte Costituzionale n. 195 del 2019, mediante la quale il giudice delle leggi ha dichiarato l’illegittimità di una disposizione del c.d. “decreto sicurezza” (D.L. 113/2018) con cui il Governo aveva introdotto nell’ordinamento una possibile “terza via” tra scioglimento dell’ente locale per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso e archiviazione del procedimento ispettivo per insussistenza dei motivi giustificanti lo scioglimento.

La necessità, da più parti auspicata, di uno strumento correttivo che sia al tempo stesso meno invasivo dello scioglimento nonché più duttile degli ordinari interventi sostitutivi, chiamano dunque il legislatore ad un nuovo sforzo diretto verso la definizione di una misura intermedia che possa risultare conforme al dettato costituzionale. Delle proposte in tal senso sono state avanzate anche nella relazione conclusiva sui lavori svolti dalla Commissione parlamentare antimafia nel corso della XVII Legislatura.

Si ricorda che sul sito di Avviso Pubblico è presente un’apposita sezione dedicata al tema dello scioglimento degli Enti locali per infiltrazioni mafiose, con mappe interattive, grafici, tabelle e statistiche. La sezione comprende anche una puntuale ricostruzione della giurisprudenza amministrativa ed un’analisi complessiva delle relazioni prefettizie relativa al periodo gennaio 2017-dicembre 2018. Sull’Osservatorio Parlamentare sono altresì disponibili le sintesi delle ultime relazioni presentate dal Governo.

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