Sentieri di Legalità, oltre 200 dipendenti comunali di Latina al corso di formazione organizzato dal Comune e da Avviso Pubblico

Si è svolta giovedì 9 febbraio, presso il Teatro comunale di Latina, la prima giornata di formazione rivolta ai dipendenti del Comune  intitolata Etica e responsabilità come argine alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose, parte del più ampio percorso denominato “Sentieri di Legalità”, organizzato dal Comune di Latina e da Avviso Pubblico, che si svilupperà nell’arco di tutto il 2017.

Sono intervenuti i in qualità di relatori Roberto Santoro, Presidente ACLI Provincia di Torino; Raffaella Dispenza, Vicepresidente ACLI Torino; Emma Galli, docente Università La Sapienza; Giuliano Palagi , Direttore ACER Bologna; Francesco Vignola, responsabile Dipartimento Formazione di Avviso Pubblico. Presenti l’Assessore alla Legalità e Vicesindaco di Latina, Paola Briganti e la Segretaria generale del Comune, Rosa Iovinella.

Alle due sessioni di lavoro, la mattina dalle 9.30 alle 13 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 17, hanno partecipato oltre 200 dipendenti del Comune. La giornata è stata occasione per conoscersi e illustrare quello che sarà un percorso che si svilupperà nel corso di altre 13 giornate formative, per concludersi il prossimo mese di dicembre.

Si è discusso sul tema della responsabilità, individuale e collettiva, valorizzando ruolo e possibilità dei dipendenti e degli Amministratori pubblici come argine ai fenomeni corruttivi e mafiosi. Ci si è confrontati su concetti che stanno alla base di una buona amministrazione, in primo luogo la fiducia che deve unire amministratori e dipendenti. Le sessioni di lavoro hanno visto la partecipazione attiva dei dipendenti, protagonisti di un ampio dibattito e di un sincero contradditorio con amministratori e relatori presenti.

Nei successivi incontri si porrà attenzione alla dimensione normativa, che supporta la comprensione della ratio e degli aspetti di flessibilità delle norme stesse, prima ancora che rappresentarne obblighi ed aspetti procedurali; alla dimensione strumentale, capace di rappresentare, anche attraverso altre esperienze (buone e cattive prassi), come sia possibile costruire strumenti ed azioni efficaci nella prevenzione dei fenomeni corruttivi e criminali.

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