RACCONTIAMOCI LE MAFIE: IL RESOCONTO DELLA SETTIMA GIORNATA E GLI EVENTI DEL 30 SETTEMBRE

Si è svolta il 29 settembre la settima giornata di Raccontiamoci le mafie, la rassegna organizzata per il quarto anno dal Comune di Gazoldo degli Ippoliti (Mn) in collaborazione con Avviso Pubblico.

Nel corso della mattina, all’Università di Mantova, il giornalista de L’Espresso Giovanni Tizian ha incontrato alcune classi dei licei e degli istituti della città per presentare il libro Rinnega tuo padre, che racconta come funzionino i meccanismi di trasmissione di potere nella ’ndrangheta e come sia possibile cercare di destabilizzarli dall’interno, incrinandone l’omertà.

Nel pomeriggio, presso la Villa Comunale di Gazoldo degli Ippoliti, si è tenuto l’incontro, moderato dal Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, intitolato La filiera del caporalato, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e valido per la formazione continua della categoria (clicca qui per rivedere l’evento)

“La mafia caporale è una cornice dentro la quale si muovono interessi criminali tornati a lucrare sul mondo del lavoro, sfruttando la crisi economica – ha spiegato Leonardo Palmisano, etnografo e autore del libro Mafia CaporaleIn alcuni territori della Puglia il sistema del caporalato è strettamente connesso a quello delle imprese”.

“Andrebbe chiesto alla grande distribuzione e al Governo quale politica agricola si vuol dare a questo Paese – ha sottolineato Giulia Bari, dell’associazione Terra! Onlus – Ha ragione Leonardo Palmisano quando evidenzia che sono i colletti bianchi la cerniera del sistema del caporalato in Italia”.

In serata, sempre alla Villa Comunale di Gazoldo degli Ippoliti, si è tenuto l’incontro Mafie e terrorismo: dai mercati criminali al riciclaggio con il giornalista Guido Olimpio autore di Terrorismi. Atlante mondiale del terrore, il magistrato Giovanni Russo e il direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia Claudio Clemente, moderati da Giovanni Tizian (clicca qui per rivedere l’evento)

“Alcune organizzazioni criminali, come ad esempio i cartelli messicani, si comportano esattamente come il cosiddetto stato islamico – ha evidenziato Guido Olimpio – Armi, propaganda, ferocia e controllo di parte del territorio sono le caratteristiche che hanno in comune. I narcos messicani hanno provocato 200mila vittime in 10 anni, con oltre 30mila desaparecidos”.

“Per capire in che modo il terrorismo e il crimine organizzato finanziano le loro attività è fondamentale riuscire a penetrare e intercettare i loro sistemi di comunicazione – ha dichiarato Giovanni Russo, procuratore della Direzione Nazionale Antimafia – E i loro sistemi di comunicazione si fondano sugli stessi mezzi che utilizziamo tutti noi, ovvero il web e i social network”.

“L’UIF della Banca d’Italia svolge un ruolo di intelligence finanziaria – ha spiegato Claudio Clemente – Lo scopo del nostro lavoro è scovare le attività di riciclaggio del denaro sporco, ovvero intercettare il passaggio del denaro dall’economia illegale a quella legale. I Comuni per noi sono una ricchissima fonte di informazioni e possono fare la differenza attraverso le segnalazioni di operazioni sospette”.

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Raccontiamoci le mafie prosegue oggi con la giornata conclusiva della Rassegna (clicca qui per il programma del 30 settembre).

Per maggiori informazioni sulla rassegna visita i siti www.raccontiamocilemafie.it e
www.avvisopubblico.it.

Per ulteriori informazioni scrivici a info@raccontiamocilemafie.it o a
stampa@avvisopubblico.it

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