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Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione: dal 6 al 29 giugno il modulo di Palermo

Il Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, più brevemente Master APC, si è fatto da quest’anno itinerante portando le sue lezioni in giro per l’Italia: da Torino a Palermo, passando per Pisa e Napoli.

Giovedì 6 giugno si aprirà il modulo palermitano, l’ultimo del percorso di studi partito alla metà di febbraio. Si segnalano in particolare le lectiones magistrales di Gian Carlo Caselliex magistrato a lungo impegnato nella lotta a mafie e terrorismo (il 6 giugno dalle ore 9.00 alle 13.00), e Federico Cafiero De Raho, Procuratore nazionale antimafia (il 14 giugno dalle ore 15.00 alle 18.00).

«A Palermo, dove si conclude simbolicamente il percorso formativo, si svolgeranno lezioni sulla legislazione penale, le tecniche e le politiche per il contrasto alla criminalità organizzata – spiega la professoressa Alessandra Dino, docente di Sociologia giuridica e della devianza, coordinatrice del modulo siciliano del master – si parlerà anche di mafia e informazione. Con l’aiuto di qualificati professionisti, rifletteremo criticamente sui cambiamenti intervenuti nello scenario del crimine, a partire dalle relazioni tra mafie e criminalità dei potenti, inquadrando mafie e corruzione come problemi politici e della politica poiché minano alla base i principi di uguaglianza e di giustizia sociale».

Alla cattedra si avvicenderanno docenti universitari, magistrati, investigatori, giornalisti. Fra i relatori del modulo di Palermo, Giuseppe Di ChiaraVincenzo MilitelloMichele PrestipinoRoberto ScarpinatoAntonio BalsamoAlessandro GiulianoNando Dalla ChiesaUmberto SantinoEnrico BellaviaSalvatore Cusimano. Il giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo terrà anche un laboratorio-inchiesta sulle “menti raffinatissime”: con gli studenti del master ripercorrerà gli atti dell’inchiesta sul fallito attentato all’Addaura, per provare a tracciare un identikit degli insospettabili protagonisti di una lunga stagione di misteri a Palermo.

Nel corso del modulo, anche due dibattiti aperti al pubblico, il 13 giugno, allo Steri, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate: alle ore 9.00, con l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi; alle ore 11.00, con l’attuale presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava, e Fiammetta Borsellino.

«Il master è al suo nono anno di vita» – commenta Alberto Vannucci, professore di Scienza Politica dell’Università di Pisa e membro dell’ufficio di presidenza di Libera. «Si tratta del primo corso di formazione universitaria avanzata mai avviato in Italia sui temi del contrasto a mafie e corruzione; un corso che si estende a tutto il territorio nazionale e diventa migrante. Con moduli di lezioni e studenti che viaggiano da Nord a Sud, i quattro Atenei di Torino, Pisa, Napoli e Palermo hanno sviluppato da febbraio a giugno un percorso comune che è anche un segnale forte: l’arma più potente contro mafie e corruzione è la trasmissione e la condivisione di conoscenza scientifica e consapevolezza civile, così da formare ai temi dell’etica pubblica la futura classe dirigente del nostro paese».

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