MAFIE IN TOSCANA: IL 15 DICEMBRE, ONLINE, LA PRESENTAZIONE DEL V RAPPORTO DELLA SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA CON LA REGIONE

Il Rapporto pubblica i risultati di una ricerca, realizzata dalla Scuola Normale Superiore di Pisa in accordo con la Regione Toscana, finalizzata a fornire alle amministrazioni pubbliche alla società civile strumenti informativi sui fenomeni di criminalità organizzata.

La presentazione della “Quinta Relazione scientifica relativa alla ricerca sui fenomeni di corruzione e di criminalità organizzata in Toscana” si svolgerà in diretta streaming sul canale Youtube della Regione Toscana mercoledì 15 dicembre, dalle ore 10,00 alle ore 13,00.

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10.00 – apriranno i lavori:

  • Stefano Ciuoffo, Assessore alla legalità della Regione Toscana;
  • Luigi Ambrosio, Direttore Scuola Normale Superiore;
  • Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana;
  • Valerio Valenti, Prefetto di Firenze.

10.45 – presentazione del Rapporto:

  • Donatella Della Porta, Scuola Normale Superiore;
  • Salvatore Sberna, Scuola Normale Superiore;
  • Alberto Vannucci, Università di Pisa.

11.30 – interventi:

  • Giuseppe Creazzo, Procuratore della Repubblica al Tribunale di Firenze;
  • Mario Venturi, Direttore Banca d’Italia Filiale di Firenze.

13.00 – conclusioni di Stefano Ciuoffo, Assessore alla Legalità della Regione Toscana.

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La ricerca promuove l’analisi anche in prospettiva comparata degli episodi di corruzione politico-amministrativa e dei fenomeni di infiltrazione delle organizzazioni criminali manifestatisi in Toscana; lo sviluppo di indicatori territoriali di rischio infiltrazione criminale e di rischio corruzione nel ciclo dei contratti pubblici e in altri processi dell’amministrazione locale; l’analisi delle attuali politiche di prevenzione e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata, dirette e indirette, così come implementate sul territorio toscano dalle diverse autorità competenti in materia anche allo scopo di realizzare strumenti di supporto nella redazione dei piani anticorruzione degli enti locali; il contributo alla  formazione degli amministratori pubblici tramite l’elaborazione di strumenti di aggiornamento sul territorio regionale rispetto ai diversi profili inerenti all’analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione.

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