L’industria del falso tra illegalità e criminalità: il resoconto del Seminario promosso dalla Regione Veneto in collaborazione con Avviso Pubblico

La lotta alla contraffazione, la tutela all’originalità del marchio, le ripercussioni che il mercato criminale produce sul lavoro e la salute sono stati al centro questa mattina del Seminario di formazione svoltosi a Venezia, presso la sala polifunzionale del palazzo Grandi Stazioni, promosso dalla Regione del Veneto, in collaborazione con Avviso Pubblico, nell’ambito del progetto “Conoscere le mafie, costruire la legalità 2”.

Al seminario, patrocinato dal Comune di Venezia e moderato dal Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, hanno partecipato diversi amministratori pubblici, funzionari, studiosi, giornalisti e referenti di varie associazioni.

Ad aprire i lavori della giornata è stato il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Bruno Pigozzo che nel suo intervento ha ricordato: “la contraffazione è un’industria parallela pervasiva a livello nazionale e internazionale che si radica in aree a forte dinamica produttiva come la nostra regione, con incrementi a due cifre da un anno all’altro. Servono azioni strategiche che vanno oltre la repressione del fenomeno: comunicazione preventiva, formazione e supporto alle imprese spesso culturalmente impreparate ad affrontare le infiltrazioni, monitoraggio e gestione integrata delle banche dati nazionali ed europee, norme efficaci per escludere dal mercato le imprese illegali. Fondamentale, infine, la sensibilizzazione nelle scuole per investire in cultura della legalità e prevenire alla radice la domanda di commercio illegale. In questa direzione stiamo già lavorando con l’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata in contatto con l’Ufficio Scolastico Regionale”.

A seguire i saluti del consigliere del Comune di Venezia Maurizio Crovato, il quale ha dichiarato: “E’ un onore come Comune di Venezia aderire ad Avviso Pubblico, l’associazione che da 22 anni si occupa di formazione civile contro le mafie. Il problema della contraffazione non è solo locale: riguarda molte grandi città italiane ed europee. Ringrazio Avviso Pubblico per il lavoro che sta compiendo attraverso un’azione di prevenzione, informazione e sensibilizzazione sulla legalità”.

Poi l’intervento della referente della Direzione Generale per lotta alla contraffazione UIBM, Paola Riccio, la quale ha sottolineato: “Dal 2008 al 2017 ci sono stati 160.000 sequestri e 490 milioni di pezzi sequestrati. Parliamo di un fenomeno pervasivo che abbraccia tutti gli ambiti produttivi, che si è globalizzato in tutte le fasi della filiera e che si plasma e si trasforma in base alle caratteristiche del mercato”.

“Occorrono quindi politiche di prevenzione, di informazione e di sensibilizzazione più stringenti allo scopo di depotenziare la domanda di beni contraffatti, riducendo l’attrattività del mercato del falso per il crimine organizzato – ha continuato la Dott.essa Riccio – La Direzione Generale per la lotta alla contraffazione al fine di contrastare questo fenomeno realizza con continuità attività di comunicazione mirate, campagne di informazione sul tema della PI e della lotta alla contraffazione su tutto il territorio nazionale, ed elabora materiale informativo per mettere in guardia il consumatore dall’acquisto inconsapevole di beni contraffatti”.

A seguire Roberto Crosta, segretario generale di Unioncamere Veneto e della CCIAA Venezia Rovigo, ha aggiunto: “Abusivismo e contraffazione sono due dei sei reati più denunciati dalle imprese venete e che si collocano rispettivamente al primo e al terzo posto di una classifica che comprende anche furti, rapine, usura ed estorsioni. Basti pensare che il solo mercato della contraffazione nella Regione Veneto vale circa 430 milioni di euro, ovvero lo 0,3% del Pil (MISE-CENSIS del 2017).”

“La contraffazione costituisce di fatto un moltiplicatore di illegalità, in quanto integra in un contesto unitario una pluralità di condotte illecite che sono il lavoro nero, l’immigrazione clandestina, il riciclaggio, l’evasione fiscale, il commercio abusivo, le ingerenze della criminalità organizzata e l’immissione sul mercato di prodotti irregolari e dannosi per la salute – ha spiegato Crosta – Per questo garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei prodotti, significa prima di tutto garantire lo spazio sul mercato alle aziende oneste. Un compito che il sistema camerale porta avanti sul territorio grazie anche al prezioso lavoro degli ispettori degli Uffici di vigilanza sui prodotti che operano quale organo di polizia amministrativa”.

Successivamente il Capitano Giuseppe Armani della Guardia di Finanza del Comando di Venezia, ha affermato: “La contraffazione danneggia l’economia, i consumatori e l’erario. Quasi il 90% dei prodotti contraffatti proviene da Paesi extracomunitari ed è un mercato che rappresenta il 2,5% del commercio mondiale”.

“La Guardia di Finanza – ha continuato Armani – al fine di individuare la filiera del falso e aggredire i patrimoni illecitamente costituiti opera attraverso tre direttrici: il monitoraggio delle frontiere, il controllo economico del territorio e l’attività investigativa, che diventa sempre più difficile dopo l’avvento di Internet che rappresenta certamente la nuova frontiera del falso e della pirateria”.

Infine Giulio Marotta, Responsabile dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico, ha aggiunto: “Gli strumenti per contrastare questo fenomeno esistono. Occorre saperli utilizzare appieno e coinvolgere a tutto campo le Forze dell’Ordine, la Polizia locale, le Associazioni, le Camere di Commercio, in un’azione corale di contrasto al fenomeno, che costantemente sottrae ingenti risorse allo Stato”.

“Secondo gli ultimi dati forniti dall’EUIPO, Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, ogni anno si perdono in Europa 60 miliardi di euro a causa della contraffazione, di questi, 8,6 miliardi solo in Italia – ha concluso Marotta -. E’ un business che garantisce profitti elevati a fronte di rischi tutto sommato contenuti. E’ necessario creare quindi un coordinamento a livello nazionale, che controlli i flussi finanziari e di tutta la filiera, e un coordinamento a livello internazionale ma occorre anche aumentare la consapevolezza dei cittadini e attuare le proposte di legge presentate nella XVII legislatura”.

Il percorso formativo “Conoscere le mafie costruire la legalità” si concluderà nel mese di ottobre con le ultime tre giornate di formazione rivolte alla Polizia locale. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione da effettuarsi on-line attraverso il sito cliccando l’apposito banner “Calendario e iscrizioni”.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.conoscerelemafie oppure ad inviare una mail al seguente indirizzo: tutor@avvisopubblico.it o a chiamare al 3426284941.

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