Allarme usura: il Comune di Castellanza (Va) lancia una campagna di sensibilizzazione per aiutare le vittime

Convinta che la promozione della legalità sia uno dei compiti fondamentali di chi amministra,  l’Amministrazione Comunale di Castellanza ha deciso, in collaborazione con Avviso Pubblico, di cui è socia da maggio 2018, di avviare  una campagna informativa e di sensibilizzazione sul fenomeno dell’usura diffondendo sui social e nei luoghi più frequentati, questo volantino dove è possibile trovare, oltre alle informazioni di base e agli interventi istituzionali previsti dalla legislazione attuale, l’invito a denunciare e  i riferimenti e i numeri a cui chiedere un aiuto.

I recenti dati diffusi dall’Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico e le notizie di cronaca, indicano che il fenomeno dell’usura e del racket sono ampiamente diffusi in Lombardia e la casistica d’illeciti e intimidazioni è ampia sia nel settore privato che pubblico.

Questo è il motivo per cui diventa sempre più urgente agire concretamente sul territorio con azioni di sensibilizzazione, di prevenzione e di sostegno e accompagnamento per le vittime dell’usura.

La lotta al fenomeno del racket e dell’usura prevede da un lato azioni e misure repressive nei confronti di coloro che gestiscono le attività illegali e dall’altro il sostegno delle istituzioni e delle leggi dello Stato alle vittime. Accanto alle istituzioni operano le associazioni del terzo settore che sono impegnate in progetti di accompagnamento a coloro che si ribellano.

Le ultime norme in materia, tra l’altro, hanno inasprito le pene per gli usurai, prevedendo anche il sequestro e la confisca dei beni.

Ma di cosa si tratta?
Il racket, o ‘pizzo’, è una forma di estorsione criminale nei confronti di operatori economici e di chi detiene la proprietà di un’azienda (negozio, cantiere, fabbrica) che produce reddito. L’estorsore applica una strategia di minaccia e intimidazione per spaventare l’operatore economico (senza tuttavia annientarlo, per non perdere una fonte di reddito). L’estorsore si manifesta poi per offrire protezione in cambio di somme di denaro, appunto il “pizzo”.

L’usura è lo sfruttamento del bisogno di denaro di un altro individuo per procacciarsi un forte guadagno illecito. Nel rapporto usurario ci sono dunque la necessità di denaro e un’offerta che può apparire come un’immediata possibile soluzione per chi si trova in difficoltà. Viene così concesso un prestito a un tasso d’interesse superiore al cosiddetto ‘tasso soglia’, rilevato ogni tre mesi dal ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie.

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