La V edizione di “Raccontiamoci le mafie”, la rassegna culturale organizzata dal Comune di Gazoldo degli Ippoliti (MN) in collaborazione con Avviso Pubblico, si è aperta ieri pomeriggio con l’intervento del Prefetto di Mantova Carolina Bellantoni.
“Questo territorio – ha dichiarato – è fondamentalmente sano, ma non immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata tant’è che in sei mesi ho firmato quattro interdittive antimafia e tre revoche all’iscrizione delle white list”. “Nelle ultime settimane nel mantovano – ha continuato il Prefetto – sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti conferiti illecitamente. Non possiamo affermare con certezza che dietro ci sia la mano della mafia, ma sicuramente c’è una strategia.” Il Prefetto Bellantoni ha concluso il suo intervento sollecitando i Sindaci del territorio a segnalare alla prefettura e alla questura qualsiasi attività sospetta.
A seguire, dopo i saluti del Sindaco Nicola Leoni, si è svolta la presentazione del libro “Casamonica, la storia segreta.”L’autrice, la giornalista Floriana Bulfon, ha ripercorso le tappe salienti dell’ascesa violenta della famiglia criminale che ha invaso Roma sottolineando come “per anni i Casamonica siano stati considerati una criminalità di borgata, mentre in due decenni hanno costituito un vero e proprio sistema criminale. Cioè è stato possibile grazie al loro welfare criminale: offrono servizi che le Istituzioni non danno, ottenendo in questo modo consenso sociale.”
Incentrato sul negazionismo delle mafie al nord l’intervento di Monica Forte, Presidente della Commissione Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità della Regione Lombardia. “La mafia in Lombardia è presente fin dagli anni ’70, ma soltanto di recente ne abbiamo maturato lo la consapevolezza. Per molto tempo, infatti, la nostra regione si è ostinata a negare un fenomeno che ormai ha assunto i connotati di una vera e propria colonizzazione.” La Presidente si è poi soffermata sull’aspetto del consenso sociale delle mafie che ha permesso loro di radicarsi nel nostra regione così come altrove in Italia. “La corruzione – ha dichiarato – è lo strumento attraverso il quale le mafie ottengono servizi, ma per farlo evidentemente trovano persone che glielo permettono”.
Sia Floriana Bulfon che Monica Forte hanno concluso i loro interventi evidenziando come le mafie riescano a modificare, nei territori in cui si radicano, i parametri valoriali al punto che non viene più percepito come un disvalore a livello sociale il fatto di trattare con loro. Serve quindi da parte di tutti, partendo dalle Istituzione per finire coi singoli cittadini, uno scatto di rinascita etica che metta al centro del codice valoriale legalità, giustizia e impegno civile.
La giornata inaugurale si è conclusa con l’emozionate spettacolo RITRATTI portato in scena con passione ed energia dagli studenti del FALCONE HIGH SCHOOL CHOIR AND BAND di Asola con il coordinamento dei docenti: Cristina Agazzi, Saba Mainardi, Emanuele Paoloni e Angela Prati. Con canzoni, testi e disegni hanno presentato al pubblico i ritratti di tanti uomini e donne che hanno lottato per difendere quei valori che, anche se apparentemente sconfitti, danno senso alla vita e ci rendono fieri di essere uomini.
Oggi la rassegna continua a partire dalle ore 18:30 presso la Biblioteca Comunale di Gazoldo degli Ippoliti dove il ricercatore Gabriele Licciardi e il docente dell’Università di Palermo Antonino Blando presenteranno il loro saggio I nemici della Repubblica. Mafia e terrorismo 1969 – 1993, (VillaggioMaori, Catania, 2019). Modera Roberto Fasoli, membro dello staff nazionale di Avviso Pubblico.
A seguire, alle 21 presso la Villa Comunale di Gazoldo degli Ippoliti focus sui beni confiscati e restituiti alle comunità locali che in Italia sono, dal 1996 a oggi, ben 14mila tra case, terreni e attività. A presentarci la sua inchiesta che racconta uno spaccato di storia d’Italia fatta di riscatto, giustizia e imprenditoria pulita sarà il giornalista di Avvenire Antonio Maria Mira, co-autore del libro DALLE MAFIE AI CITTADINI. La vita nuova dei beni confiscati alla criminalità (Edizioni San Paolo, 2019). Dialogheranno con lui due rappresentanti dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: Roberto Bellasio, Sost. Commissario Coordinatore Polizia di Stato ANBSC, e Roberto Giarola, dirigente ANBSC di Milano. Modera: Serena Uccello, giornalista de Il Sole 24 ORE.
Domani, martedì 24 settembre, alle ore 21:00 presso la Villa Comunale, Gazoldo degli Ippoliti si terrà invece la presentazione del libro I MILLE GIORNI DI AEMILIA. Il più grande processo al Nord contro la ‘ndrangheta (Aliberti, 2019). L’autore Tiziano Soresina, giornalista della Gazzetta di Reggio, insieme alla collega Rossella Canadè della Gazzetta di Mantova, ci proporranno un focus sulle propaggini dell’inchiesta Aemilia nel territorio mantovano. Modera il Direttore della Gazzetta di Mantova Paolo Boldrini.
La rassegna proseguirà fino al 29 settembre 2019 con una settimana di formazione civile contro le mafie in cui susseguiranno eventi culturali gratuiti e aperti al pubblico animati da oltre 40 OSPITI: giornalisti, studiosi, rappresentanti istituzionali, magistrati, famigliari di vittime innocenti.
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