Incendiata a San Giusto Canavese (To) la villa confiscata al broker della droga. Il comunicato di Avviso Pubblico

Un gravissimo atto intimidatorio quello che si è consumato la scorsa notte a San Giusto Canavese, in provincia di Torino. Ignoti hanno appiccato un incendio alla villa confiscata al latitante Nicola Assisi, broker della droga su cui pende un mandato di cattura europeo.

Il fatto si è verificato ad appena due mesi di distanza dallo sgombero della villa, in attesa di essere assegnata e restituita alla collettività. Un’evidente “rappresaglia” della criminalità organizzata in un territorio che sta reagendo alla presenza mafiosa: negli stessi luoghi si era infatti tenuto un corteo in memoria di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi il 30 aprile 1982, a cui avevano partecipato il Prefetto e i vertici delle forze dell’ordine.

“Dopo questo vile atto dobbiamo come sempre raddoppiare la forza, la passione e la partecipazione – ha dichiarato Diego Sarno, Coordinatore regionale di Avviso Pubblico e Assessore del Comune di Nichelino – Invitiamo tutti gli enti locali vicini territorialmente a reagire manifestando pubblicamente di stare dalla parte dell’antimafia. Avviso Pubblico sarà al vostro fianco per vincere questa battaglia e per contribuire alla rinascita del bene confiscato di San Giusto Canavese nel più breve tempo possibile a partire dalla partecipazione all’assemblea regionale di Libera Piemonte del prossimo 16 giugno”.

I beni confiscati alle mafie rappresentano un’enorme opportunità per il nostro Paese. Sono il segno tangibile della vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata, successi che danno fastidio ai mafiosi, come dimostrano i reiterati atti intimidatori di cui è vittima da un anno la Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra in Calabria. È nostro dovere stringerci attorno a tutte quelle realtà che quotidianamente, da Nord a Sud, contrastano e prevengono il propagarsi del virus mafioso.

 

 

 

 

 

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