Il Comune di Marina di Gioiosa Ionica (RC) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Domenico Vestito

Il Comune di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, ha aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco, Domenico Vestito.

Sindaco Marina di Gioiosa
Il Sindaco di Marina di Gioisa Ionica, Domenico Vestito

Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?

Sono stato eletto Sindaco nel dicembre 2013.

Perché il suo Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?

Il Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa Ionica, nel luglio 2011, è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Abbiamo ereditato l’Amministrazione dell’Ente da una Commissione Straordinaria, che lo ha guidato per due anni e mezzo. Al posto nostro qualcun altro, forse, avrebbe ritenuto sufficiente il lavoro svolto dai commissari ministeriali. Noi abbiamo pensato e crediamo che quello rappresenti solo una nuova partenza. Marina di Gioiosa Ionica, tornata alla gestione ordinaria del Comune, deve continuare, con ogni sforzo ed attraverso qualsiasi iniziativa, a ribadire il contrasto concreto e quotidiano alle mafie e alla ‘ndrangheta in particolare. Aderire ad Avviso Pubblico, quindi, ha significato e significa partecipare ad un’aggregazione di Enti che, insieme, nella corresponsabilità, ribadiscono, giornalmente, i principi di trasparenza, contrasto alla corruzione, legalità praticata e non predicata.

stemma gioiosa
Il Comune di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, ha aderito alla nostra Associazione.

Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?

Significa dimostrare, ogni giorno, che prevale la logica della competenza su quella dell’appartenenza. Significa non arrendersi all’idea che per le nostre terre del sud non ci sia futuro. Significa praticare la legalità nelle piccole e grandi scelte. Significa rendere pubblico e manifesto tutto quello che avviene all’interno della Casa Comunale. Significa non restare ingabbiati nel: “se vuole il Sindaco, allora….”. Significa il rispetto rigoroso della parità tra i cittadini. Significa non chiudere un occhio e non girarsi dall’altra parte per paura dell’impopolarità, nemmeno per un attimo.

Quali attività e progetti il suo Comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?

Abbiamo fin da subito spalancato le porte del Comune. Abbiamo reso tutto trasparente, pubblico, evidente. Ogni decisione, anche la più marginale, la comunichiamo ai nostri cittadini attraverso tutti gli strumenti della comunicazione. Abbiamo avviato una consultazione costante con la cittadinanza sui temi di interesse strategico. In poco meno di sette mesi abbiamo tenuto sette assemblee pubbliche per incontrare i cittadini, informare loro su tutto quello che avviene all’interno del Palazzo Municipale e raccogliere idee, critiche e suggerimenti. Intendiamo, poi, avviare nelle scuole dei percorsi di legalità attraverso l’incontro con testimoni di lotta alle mafie. A breve adotteremo la Carta di Pisa, il codice etico-comportamentale di Avviso Pubblico, e intraprenderemo delle azioni per la trasparenza negli appalti.

Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?

Ostacoli insormontabili, ad oggi, non ne abbiamo incontrati. Certo, è difficile, anche all’interno della macchina amministrativa comunale, far passare alcune novità, che richiedono impegno e un po’ di lavoro ulteriore.

Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?

Ai partiti chiedo di fare il loro mestiere: mettere insieme le energie sane, positive, propositive e belle della società. La mia esperienza amministrativa non è frutto di una iniziativa solitaria, ma nasce nei due anni di commissariamento, quando alcuni cittadini, riuniti nel Comitato civico per la vivibilità e nel Comitato giovanile O’strakon, hanno iniziato ad interrogarsi su come costruire, dalle macerie, una nuova città, nella quale ridefinire eticamente la sua identità, facendo così partecipi i cittadini, primi destinatari del nostro messaggio, perché affamati di riscatto sociale. E’ nata, così, la nostra proposta. Un percorso politico, prima ancora che una iniziativa elettorale, puramente civico, in cui esperienze culturali, ideali e politiche diverse non si sono annullate, ma hanno fatto sintesi.

[box type=”info”]Breve biografia di Domenico Vestito

Domenico Vestito è nato il 10 luglio 1978. Sposato. Si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bologna, con una tesi sui codici di comportamento dei pubblici dipendenti. Ha conseguito un Master in Ordinamento e Funzionamento della Pubblica Amministrazione presso l’Università della Calabria. Svolge la professione di avvocato. Negli anni universitari è stato, per due mandati, membro del Consiglio di Facoltà e della Commissione Didattica. È stato direttore della Scuola di Formazione all’Impegno Sociale e Politico della Diocesi di Locri-Gerace. Consulente per la cultura del Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta. Ha presieduto la sezione di Locri dell’Associazione italiana giovani avvocati e fondato l’associazione I Presìdi del Libro-Locride. Il 22 novembre 2013 è stato proclamato Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica.[/box]

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