«Preoccupa la manifestazione di consenso ricevuta da un esponente di spicco degli Spada e conferma che bisogna tenere la guardia altissima nel Lazio. È un problema non solo culturale ma anche pratico. È necessaria la diffusione della cultura della legalità e della non convenienza a delinquere». È il commento della coordinatrice di Avviso Pubblico per la Regione Lazio, Arcangela Galluzzo, ai fuochi d’artificio riservati a Roberto Spada di ritorno a Ostia appena uscito dal carcere per l’aggressione al giornalista della Rai Daniele Piervicenzi.
Inquieta, infatti, il clima di accoglienza riservato all’esponente di un clan condannato a 10 anni per associazione mafiosa. La messa in libertà è un segnale preoccupante per gli effetti che rischia di innescare: da una parte si dà l’idea che la giustizia sia debole di fronte ai gruppi criminali, dall’altra pone in difficoltà chi ogni giorno si impegna nelle azioni di contrasto all’illegalità.
«È necessario che lo Stato si ponga il problema di non delegare il soddisfacimento delle persone a questi gruppi criminali – conclude Galluzzo, che è delegata alla legalità del Comune di Fiumicino – che in questo modo si insinuano con enorme facilità nel tessuto sociale sfruttandone i disagi».