Il primo dibattito alla Camera. Nel novembre del 2013 la Commissione Giustizia della Camera ha iniziato la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare AC 1138 (Misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata) cui sono stati abbinate altre tre proposte di legge (AC 1039, AC 1189 e AC 2580). Sui progetti di legge originali sono disponibili i dossier del Servizio Studi della Camera.
La Commissione ha iniziato un primo ciclo di audizioni, ascoltando nella seduta del 1° luglio 2014 il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lanciano e di rappresentanti di Libera e della CGIL.
Successivamente la Commissione ha approvato un primo testo base (vedi resoconto del 10 settembre 2014 e dell’8 ottobre 2014), che ha ampliato notevolmente gli interventi previsti rispetto al testo di iniziativa popolare. Per un commento di questo testo leggi questa scheda
Proposte di revisione della materia sono contenute nelle relazioni della Commissione antimafia sui beni confiscati (Doc XXIII, n. 1) e sulla revisione del codice antimafia (Doc XXIII n. 5) (leggi anche questa scheda), i cui contenuti sono ripresi nelle proposte di legge a firma dell’On. Bindi (AC 2737) e dell’on. Mirabelli (AS 1690), all’interno di una revisione organica del codice antimafia. E il Governo ha presentato al Senato il 20 novembre 2015 un disegno di legge (Misure volte a rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti – AS 1687) che contiene disposizioni analoghe in materia di beni confiscati e di contrasto al fenomeno della illecita accumulazione di ricchezza e capitali ad opera della criminalità organizzata. Disposizioni n materia di beni confiscati sono contenute anche nel disegno di legge di stabilità per il 2016 (art. 1, commi 192 ss della legge n. 208 del 2015) con riferimento in particolare ad un fondo per il credito alle aziende sequestrate e al potenziamento dell’azione dell’Agenzia per i beni confiscati (leggi sul punto il dossier del Servizio Studi della Camera).
La Commissione Giustizia della Camera ha avviato il 3 marzo 2015 l’esame dell’AC 2737 (al riguardo vedi anche il dossier del Servizio Studi della Camera), deliberando nella seduta del 17 marzo 2015 di procedere alla discussione congiunta con l’AC 1138 e abbinati (tra cui l’AC 2786) e di proseguire il ciclo di audizioni con magistrati, esperti e rappresentanti delle parti sociali il 13 aprile 2015, il 14 aprile 2015 ed il 15 aprile 2015. La Camera aveva inizialmente programmato la discussione in Assemblea per il mese di maggio 2015, ma l’avvio dell’esame è stato rinviato al 9 novembre 2015: a tal fine la Commissione Giustizia ha ripreso l’esame degli emendamenti nell’ultima settimana di settembre (vedi le sedute del 17 settembre 2015, del 24 settembre 2015, del 30 settembre 2015 e del 7 ottobre 2015). Nella seduta del 13 ottobre 2015 sono stati votati gli emendamenti agli articoli da 1 a 6, riguardanti la disciplina delle misure di prevenzione, mentre nella seduta del 14 ottobre 2015 è stato avviato l’esame delle misure riguardanti le aziende sequestrate; nelle sedute del 15 ottobre 2015, del 20 ottobre 2015 e del 27 ottobre 2015 sono stati affrontati in particolare gli articoli riguardanti i diritti dei creditori dei beni sequestrati, la struttura dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati e la disciplina delle misure di prevenzione. Nelle sedute del 28 ottobre 2015 e del 29 ottobre 2015 è stato completato l’esame, con particolare riferimento all’istituzione di un fondo di rotazione per le aziende confiscate. Per una prima analisi delle misure contenute nel nuovo testo leggi questa scheda. Dopo i pareri delle altre commissioni, la commissione Giustizia ha licenziato il 5 ottobre 2015 il provvedimento con alcune modifiche formali. La discussione sulle linee generali si è svolta in Assemblea il 9 novembre 2015; nella seduta del 10 novembre 2014 sono stati approvati, con emendamenti, gli articoli da 1 a 12, mentre i restanti articoli sono stati approvati nella seduta dell’11 novembre 2015.
Il dibattito al Senato. Il provvedimento è quindi passato all’esame del Senato (Atto Senato 2134 sul quale vedi questa scheda ed anche il dossier Servizio Studi della Camera). La Commissione Giustizia ha avviato l’esame del provvedimento (e delle numerose proposte di legge abbinate) il 21 aprile 2016, decidendo di avviare il 4 maggio 2016 un ciclo di audizioni svolgere in ordine alla materia delle misure di prevenzione. Sul sito della Commissione Giustizia sono disponibili le memorie, tra cui quelle presentate dalla Direzione nazionale antimafia, dall’Agenzia per i beni confiscati e da vari esperti). Un’ulteriore seduta si è tenuta il 10 maggio 2016. Per gli emendamenti presentati vedi le sedute del 6 settembre 2016, del 15 settembre 2016 e del 20 settembre 2016. Nelle sedute del 4, 6 e 11 ottobre 2016 la Commissione ha effettuato alcune audizioni informali sul tema delle informazioni antimafia interdittive. Sui ritardi nella discussione degli emendamenti vedi anche la seduta del 6 dicembre 2016. La Commissione Giustizia ha avviato l’esame degli emendamenti ed ordini del giorno nella seduta del 27 aprile 2017; nella seduta del 10 maggio 2017, il rappresentante del Governo ha chiesto un rinvio della discussione per approfondimenti al 17 maggio 2017; nel corso di quest’ultima seduta la Commissione, preso atto della soluzione dei problemi connessi alla copertura finanziaria del provvedimento (vedi però infra), ha esaminato gli emendamenti fino all’art. 5; nella seduta del 18 maggio 2017 sono stati esaminati gli emendamenti fino all’art. 12; il 23 maggio 2017 sono stati esaminati gli emendamenti agli artt. 13 e 14 e il 24 maggio 2017 gli emendamenti fino all’art. 21; l’esame è proseguito anche nelle sedute del 25 maggio 2017 – clicca qui e qua – nelle quali il Presidente ha evidenziato alcuni problemi di coordinamento del testo e del 30 maggio 2017. Il prolungarsi dell’esame in commissione ha determinato un ulteriore slittamento della discussione da parte dell’Assemblea, prevista inizialmente a maggio e ora programmata per il 13 giugno 2017.
Peraltro, in relazione ai problemi di copertura emersi in sede di esame da parte della Commissione Bilancio (vedi le sedute del 31 maggio 2017, 13 giugno 2017 e 14 giugno 2017: clicca qui e qua) la Commissione Giustizia è stata in grado di concludere i propri lavori solo nella seduta del 14 giugno 2017, adeguando il testo alle osservazioni della Commissione Bilancio (vedi anche il dibattito nelle precedenti sedute del 1° giugno 2017 e 13 giugno 2017), con conseguente ulteriore slittamento della discussione da parte dell’Assemblea, prevista inizialmente a maggio e ora avviata nella seduta del 19 giugno 2017 con gli interventi dei due relatori. Nella seduta del 21 giugno 2017 sono state respinte le questioni di costituzionalità e sospensiva; la discussione sulle linee generali si è conclusa il 27 giugno 2017. L’esame degli emendamenti è iniziato nella seduta del 28 giugno 2017, con l’approvazione dei primi 13 articoli (clicca qui e qua) ed è proseguito nelle sedute del 29 giugno 2017 e del 5 luglio 2017 (clicca qui e qua). La votazione finale si è svolta il 6 luglio 2017.
Il secondo esame da parte della Camera. La Commissione Giustizia ha avviato l’esame il 19 luglio 2017, mentre nelle sedute del 25 luglio 2017 e del 29 luglio 2017 si è deciso di non procedere ad ulteriori audizioni su alcuni aspetti della materia. L’Assemblea ha programmato il successivo riesame del provvedimento (AC1138/B), nel nuovo testo, per settembre 2017: a tal fine il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione è stato fissato per il 18 settembre 2017 (per la discussione in merito ai nuovi emendamenti, tutti respinti, vedi le sedute del 19 settembre 2017 20 settembre 2017 e 21 settembre 2017), mentre l’esame in Aula ha avuto inizio il 25 settembre 2017 con la discussione generale. Nella seduta del 27 settembre 2017, dopo aver respinto una questione pregiudiziale, la legge è stata definitivamente approvata senza ulteriori modifiche.
Approfondimenti. Sul testo approvato dal Senato leggi questa scheda. Per avere un quadro puntuale della normativa in materia e delle misure contenute nei diversi progetti di legge all’esame delle Camere risulta assai utile il testo a fronte predisposto dal Servizio Studi della Camera. Sul testo trasmesso dal Senato vedi anche quest’altro dossier del Servizio Studi. Per la quantificazione degli oneri recati dal provvedimento vedi la relazione tecnica del governo presentata in Commissione Bilancio il 26 settembre 2017. Vedi anche la documentazione disponibile sul sito di Avviso pubblico, con un’analisi delle diverse forme di confisca prevista dalla legislazione penale, dei provvedimenti adottati dalle regioni e la bibliografia in materia.
Altri progetti di legge in materia. Si segnala anche che in precedenza era stato avviato l’esame presso la Commissione Bilancio della Camera della proposta di legge AC 2256, già approvata dal Senato il 27 marzo 2014, che riproduce alcune disposizioni contenute nei decreti legge n. 126 e n. 151 del 2013, in materia di regioni ed enti locali, ma non convertiti in legge. Tra queste c’è l’art. 8 in materia di beni confiscati alla mafia (vedi più diffusamente questa scheda). Si segnala anche che la Commissione Giustizia del Senato ha avviato il 23 settembre 2014 l’esame dell’AS 1540 che detta norme sulla ripartizione del Fondo unico per la giustizia, al fine di riservare risorse per incentivare la produttività del personale che presta servizio presso gli uffici giudiziari.
Si ricorda infine che è stato presentato l’AS 456 Norme in materia di destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali a finalità di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza (non avviato l’esame) (commissioni riunite 1ª – Affari Costituzionali – e 2ª – Giustizia). Al Senato sono stati presentate anche altre proposte di legge in materia di beni confiscati e di modifica della disciplina dell’Agenzia nazionale (AS 2060, AS 1957).
(ultimo aggiornamento 28 settembre 2017)