ESPLOSIONE CONTRO L’AZIENDA DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA PUGLIA: LA SOLIDARIETÀ DI AVVISO PUBBLICO PER SERGIO FONTANA

Un boato che poteva confondersi con i botti di Capodanno, ma che invece era una bomba carta che ha danneggiato la vetrata blindata della Farmalabor di Canosa, diventando subito un chiaro messaggio intimidatorio nei confronti di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia.

L’ennesimo attentato di stampo mafioso ad un rappresentante del mondo economico in prima linea nella lotta al racket. Confindustria Puglia, infatti, si è costituita parte civile in diversi processi che coinvolgono la criminalità organizzata. “Sono tranquillo – ha dichiarato alla stampa lo stesso Fontana – perché so di poter contare sullo Stato e su investigatori di prim’ordine”.

“Sergio Fontana si è distinto, in questi mesi, per la nettezza delle sue prese di posizione, schierandosi con coraggio contro la mafia pugliese. Poteva anche non farlo, poteva mantenere una posizione di indifferenza o di cautela come spesso hanno fatto molti al suo posto. La reazione del sistema delle imprese alla criminalità organizzata invece è decisiva, proprio in questa fase in cui sono in arrivo i flussi di denaro del Pnrr. Ecco perché i Comuni devono schierarsi oggi dalla parte di Fontana: perché senza un netto rifiuto del parassitismo malavitoso non ci sarà mai vera crescita nel Meridione”. È il commento di Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti e coordinatore di Avviso Pubblico per l’area metropolitana di Bari.
L’attentato della scorsa notte va condannato senza se e senza ma. È intollerabile che vengano colpiti i rappresentanti dell’economia sana del nostro Paese. La nostra associazione esprime piena solidarietà e vicinanza al presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, auspicando una rapida conclusione delle indagini da parte delle forze dell’ordine e che i responsabili di questo atto vergognoso vengano assicurati alla giustizia.
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