Dal 7 gennaio 2020 la cooperativa Nuova cucina organizzata di Casal di Principe rischia la chiusura per mancanza di fondi. L’attività di ristorazione e pizzeria sociale nata sette anni fa in un bene confiscato alla camorra, con un originale acronimo che intendeva irridere quello della storica organizzazione di Raffaele Cutolo Nuova Camorra Organizzata smetterà di funzionare insieme a tutte le altre attività della cooperativa Agropoli.
“L’annuncio dell’imminente chiusura della Nuova Cucina Organizzata ci preoccupa molto e ci pone davanti ad alcune riflessioni – ha dichiarato il Sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, Vicepresidente di Avviso Pubblico – C’è infatti un problema di fondo che riguarda la finanza locale, le difficoltà finanziarie che hanno gli enti locali nel Sud Italia. Il Comune di Casal di principe per esempio fino ad oggi è sempre riuscito a pagare il Fondo Unico d’Ambito per la gestione unitaria del sistema locale dei Servizi sociali e socio sanitari (Fondo attraverso il quale vengono finanziati, al 50% insieme alla Asl, i progetti socio-sanitari selezionati tra cui per esempio quello della NCO) – ma fino a quando potremo ancora farlo? I comuni infatti si ritrovano spesso in difficoltà economica per diversi motivi, non solo per un problema derivante da una cattiva amministrazione”.
“C’è quindi un problema complessivo di cui questo è uno dei sintomi e dove ad essere penalizzati alla fine sono i servizi sociali e i beni confiscati – ha concluso Natale – Per risolvere questo problema è necessario un raccordo molto più ampio, bisogna fare un tavolo di concertazione con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, dai rappresentanti delle Asl, dei comuni, della Regione, del Governo e delle associazioni, perché anche attraverso questo passa la lotta alla criminalità organizzata”.
“Dobbiamo sostenere, intervenire e salvare l’esperienza della Nuova Cucina Organizzata – ha dichiarato il Presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco – Deve essere un obiettivo primario per tutta la politica campana e nazionale. La sua chiusura significherebbe una vera sconfitta, un messaggio inaccettabile nei confronti di chi ha fatto della lotta alla camorra una ragione di vita, lavoro e sviluppo sociale ed economico”.
“Durante la Festa nazionale di Avviso Pubblico svoltasi a Casal di principe nel novembre del 2017 ci siamo resi conto – ha concluso il Presidente Montà – di come la NCO rappresenti, attraverso la possibilità di creare opportunità di lavoro per ragazzi portatori di handicap in un bene confiscato alla camorra, un importante esempio dall’alto valore sociale ed etico. Dimenticare il valore di questa esperienza, soffocandola nella burocrazia, significherebbe restituire gli spazi liberati alla camorra, dopo aver bonificato, con grande impegno civile, la palude di cui si nutriva. Siamo sicuri che il presidente della Regione Campania e tutta la politica sono consapevoli di questo rischio e sapranno intervenire evitando che questo esempio dell’Italia migliore si arresti”.
Avviso Pubblico, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla Cooperativa Agropoli, chiede alle istituzioni competenti di costituire in tempi rapidi un tavolo con le parti interessate per provvedere a saldare il debito contratto affinché la Cooperativa possa continuare ad esercitare la propria attività e i cittadini possano continuare a godere del loro speciale cibo.