È in libreria la nuova edizione di Donne e Antimafia. Dieci coraggiose protagoniste della lotta alla mafia, il libro a cura di Giulia Migneco e Valeria Scafetta edito da Beccogiallo editore.
Il testo, promosso da Avviso Pubblico, si arricchisce di una undicesima storia che racconta l’esperienza di memoria e di impegno di Luisa Impastato, presidentessa di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato a Cinisi ed è introdotto da un contributo di Agnese Moro.
“In tutti i racconti di questo libro viene sempre fuori l’attenzione ai giovani, a incontrarli, a spiegare, a trasmettere. Nella dolorosa sensazione che in loro troppo spesso non ci sia consapevolezza di avere un passato, di andare verso un futuro e che quel futuro dipende da ognuno di noi – scrive Moro – Mi sembra questo il filo conduttore della bella scelta di Luisa Impastato. Scelta fatta con una passione che non è obbligo, né rimpianto, né rivincita.
È piuttosto consapevolezza di aver ricevuto qualcosa di fragile e di prezioso che è bello condividere con altri, soprattutto con altri che non c’erano e che potrebbero pensare che dietro di loro e sotto i loro piedi non ci sia nulla. È così bello e importante sapere di essere parte di una storia, che non è solo storia di conflitti, lotte per il potere, guerre come quella che si studia a scuola. È anche storia del gigantesco e silenzioso sforzo che si fa generazioni dopo generazioni per rendere l’uomo più uomo e la società più giusta, per usare parole di mio padre.”
Con Agnese Moro e Luisa Impastato, nelle pagine, si ritrovano anche le storie delle altre donne impegnate in diverse zone del paese con differenti ruoli nella sfida quotidiana contro le organizzazioni criminali.
Attraverso i ritratti di Alma Velletri e le loro parole, si raccontano: Maria Luisa Pellizzari, già vice capo vicario della polizia, recentemente nominata Commissario del Governo per le persone scomparse; Angela Altamura dirigente della divisione anticrimine della Questura, da poco promossa capo del Reparto investigazioni preventive della DIA; la magistrata Maria Monteleone; la giudice Paola Di Nicola Travaglini; la giornalista Rosaria Capacchione; Roxana Roman, la barista, nominata cavaliere della Repubblica; Tiziana Ronzio, presidente dell’associazione Torpiùbella, insignita della medesima onorificenza; l’amministratrice delegata del Consorzio Libera terra Mediterraneo, Valentina Fiore e Suor Carolina Iavazzo fondatrice del centro Padre Pino Puglisi di Bovalino.
“Crediamo che ognuna di loro, indipendentemente dal genere e dalla divisa indossata, svolgendo il ruolo scelto all’interno della propria comunità, con passione e rispetto per i valori condivisi, possa fornire un contributo fondamentale nel contrasto alla sopraffazione e alla violenza, segni distintivi della prepotenza criminale.”, dichiarano Giulia Migneco e Valeria Scafetta, curatrici del libro.
Giunte ad un anno dalla prima pubblicazione, pronte ad intraprendere un nuovo viaggio di presentazioni e dibattiti legate alla nuova edizione, aggiungono. “Abbiamo portato le storie di Donne e Antimafia nelle scuole, nelle biblioteche, nelle sale dei consigli comunali, aprendo spiragli di consapevolezza, rivolgendoci principalmente a studentesse e studenti. Spesso insieme a loro, abbiamo aggiunto spunti e conferme.
“Riprendiamo il percorso, certe che sia necessario dare risalto alle Donne in grado di portare avanti la sfida quotidiana contro corruzione e illegalità: sono la maggior parte e lavorano in perfetta sinergia con gli uomini. Solo così possiamo provare a superare barriere culturali e difficoltà oggettive, fornendo un esempio proficuo a bambine, bambini, ragazze e ragazzi, attenti e sensibili ai quali questo libro continua ad essere dedicato.”