Il VII Municipio di Roma, noto per le vestigia storiche e le bellezze culturali, è il primo in cui si è deciso di creare uno strumento per analizzare e contrastare quella che non può diventare un’altra peculiarità: la presenza di clan mafiosi, attivi in diversi settori. I Consiglieri municipali insieme alle associazioni, in particolare Avviso Pubblico e DaSud hanno istituito l’Osservatorio per la legalità e l’Antimafia sociale. Ne scrive la consigliera che ha ideato il progetto e scritto il regolamento, spiegando perché sia fondamentale che il percorso si estenda oltre i confini, in tutta Roma.
di rosa ferraro*
Il Municipio Roma VII è il più popoloso di Roma. Più densamente abitato di molte città italiane importanti, si estende dalle Mura Aureliane fino ai confini con Grottaferrata, Frascati e Ciampino. È un territorio ricco di storia, primo avamposto della Resistenza romana per il quartiere Quadraro e di cultura, con i meravigliosi Parchi, spesso scelti come set cinematografici naturali, di importanti registi italiani.
Nell’ultimo decennio, oltre che per le “grandi bellezze”, questo territorio è stato fortemente identificato per la presenza di numerosi gruppi criminali organizzati di stampo mafioso. Tra tutti i Casamonica, per i quali da poco è stato riconosciuto il 416 bis. Le immagini dei funerali del boss, con la musica del Padrino e l’elicottero sulla cupola di Don Bosco, sono state tristemente diffuse dalle pagine dei quotidiani locali e nazionali di qualche anno fa e rappresentano, probabilmente, uno dei più grandi e manifesti colpi inferti alla capitale, ma in generale al Paese.
Ci sono ferite da sanare: le armi da utilizzare sono la cultura, la formazione e sensibilizzazione rispetto a certe tematiche, oltre che la buona politica. Tutto questo ha spinto la maggioranza consiliare del municipio a procedere subito, mettendo in rete tutte le esperienze sul territorio per raccogliere e tradurre in un atto che fosse estremamente concreto, ciò che viene singolarmente restituito dall’analisi del fenomeno mafioso. Abbiamo avvertito la necessità di riconoscere specificità ed importanza al lavoro svolto dalle associazioni e dalle realtà che si occupano di sostegno alla legalità e lotta alla criminalità e ad ogni forma di illegalità quotidianamente.
Su spinta quindi, soprattutto dell’Associazione daSud e di Avviso Pubblico, abbiamo raccolto l’invito ad immaginare una città senza mafie, partendo dal nostro Municipio, con l’idea di dare lo stimolo agli altri Municipi ma soprattutto al Campidoglio. Insieme al Consigliere Fabrizio Grant, Presidente della Commissione politiche educative e scolastiche, politiche giovanili, sport e legalità con il sostegno del Presidente e del Vice Presidente del Municipio Francesco Laddaga e Marcello Morlacchi, abbiamo portato l’atto (non ancora ufficiale) in Commissione, in maniera tale da dare la possibilità a tutte le forze politiche, trasversalmente, di partecipare proattivamente al percorso. Giovedì 14 Luglio scorso, dunque, in una seduta di Consiglio molto partecipata ed emozionante, abbiamo votato all’unanimità dei presenti il Regolamento. (Votato da tutte le forze politiche meno che dal Consigliere di Forza Italia/UdC).
Vista l’utilità della creazione di una rete tra le molteplici realtà sociali ed istituzioni locali al fine di costruire un circuito di contenimento di ogni forma di illegalità e lotta alla criminalità organizzata, ed efficaci percorsi di fuoriuscita da fenomeni criminali e criminosi abbiamo deciso di produrre un Regolamento snello per un organismo che punta a raccogliere ed elaborare dati disaggregati per dare impulso alle politiche che l’amministrazione deve mettere in campo ma che crei e favorisca anche politiche attive di contrasto alla criminalità in vari ambiti e settori (racket, usura, gioco d’azzardo) della vita cittadina e municipale, promuovendo e consolidando il rapporto tra istituti scolastici, università, servizi sociali e realtà sociali e culturali, anche gestori di beni confiscati.
L’Osservatorio per la legalità e l’Antimafia Sociale del Municipio sarà un organismo autonomo. Abbiamo infatti previsto la ratifica del Presidente, scelto tra i componenti e non nominato dall’Amministrazione Municipale, in Consiglio così da conferire rilevanza politica ed amministrativa. Un lungo lavoro che speriamo possa dare impulso fuori dai nostri confini e che possa rappresentare l’inizio di una lunga strada ricca di buona politica e grande impegno sui temi della legalità e dell’antimafia.
*Presidente Commissione IV – Politiche Sociali e per l’integrazione socio-sanitaria – Politiche abitative – Piani di zona municipali Municipio Roma VII