Una lettera minatoria e una cartuccia sono state recapitate, in un plico chiuso, al responsabile tecnico dell’ufficio Urbanistica del Comune di Bitonto, Nicola Mercurio, alla guida del settore da un paio di mesi.
«Oggi è necessario rivolgere la massima solidarietà al responsabile del Servizio per il territorio del Comune di Bitonto, che ho recentemente nominato e che gode della mia massima fiducia, vittima di un vile messaggio intimidatorio», ha scritto il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, commentando l’atto intimidatorio». «Io e la mia squadra di governo condanniamo senza alcuna esitazione questo episodio, perché nella nostra idea di comunità non c’è spazio per la paura, l’intimidazione e la prepotenza – ha aggiunto Ricci -. Questa è una minaccia rivolta a ciascuno di noi: a chi crede nei valori della democrazia e a chi ogni giorno si impegna per una società più giusta. Un episodio che non ci intimorisce, ma che ci incoraggia a continuare il nostro lavoro, senza tacere dinanzi a simili gesti, spinti da un forte desiderio di giustizia».
Non è la prima volta che un responsabile tecnico del settore urbanistica del Comune di Bitonto subisce un’intimidazione. Simili episodi si erano già verificati negli anni passati. Lo ricorda il Vicepresidente di Avviso Pubblico Michele Abbaticchio, già sindaco di Bitonto: «Massima solidarietà a Nicola Mercurio, amico di vecchia data, e a tutta l’amministrazione comunale. Episodi analoghi sono avvenuti anche negli anni passati come quelli ai danni di Vincenzo Turturro, nel 2013, e di Giuseppe Sangirardi, nel 2016, entrambi ex dirigenti del settore Urbanistica e Lavori pubblici. Gli inquirenti, all’epoca, ci assicurarono massima attenzione. Io spero che le indagini che si avviarono si concludano e possono fare chiarezza su questa vicenda che colpisce direttamente la macchina comunale, già indebolita dalle note vicende della riduzione del personale sugli enti locali».
«Questi episodi vanno fortemente combattuti sul piano culturale, sociale e istituzionale – conclude il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo – Nessuno può e deve pensare di poter minacciare qualcuno in questo modo e chi le subisce non può e non deve cedere innanzi a tali atteggiamenti. Ma lo Stato deve dare segno tangibile di presenza e tutela dei territori. L’intera rete di Avviso Pubblico è al fianco del responsabile tecnico Nicola Mercurio e di tutta l’amministrazione comunale».
Episodi di questa natura si ripetono quotidianamente in tutte le province italiane. Soprattutto in Puglia, terza regione per numero di intimidazioni contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali. Nel 2022 sono state 48 le aggressioni e le minacce subite da amministratori locali, funzionari e dipendenti pubblici in 34 comuni pugliesi, presenti in tutte e 6 le province. Nel Rapporto annuale “Amministratori Sotto Tiro”, Avviso Pubblico ha censito 326 atti intimidatori contro sindaci assessori, consiglieri comunali e municipali nel solo 2022. Una cifra preoccupante che genera allarme per il clima di tensione che si respira in alcuni territori. E che rivela l’esistenza di una cultura diffusa basata sull’idea di sopruso e prevaricazione.