Beni confiscati: il 30 gennaio a Casal di Principe inaugurazione con Renato Natale e Raffaele Cantone della ex villa di “Scarface”

Da simbolo dell’arroganza mafiosa a nuova tappa del percorso di rinascita di un territorio, dominato per anni dalla criminalità organizzata. E’ la parabola della villa di Walter Schiavone, bene confiscato a Casal di Principe (CE) al fratello di Francesco “Sandokan” Schiavone, uno dei principali esponenti della camorra casertana. La villa di “Scarface”, così denominata per essere stata costruita a immagine e somiglianza della casa di Toni Montana nell’omonimo film interpretato da Al Pacino, diventerà un “Centro Riabilitativo per la salute mentale”.

La festa per la conclusione dei lavori di recupero gestiti da Agrorinasce si terrà lunedì 30 gennaio alle ore 10 alla presenza di Renato Natale, sindaco di Casal di Principe e Vicepresidente di Avviso Pubblico, Raffaele Cantone, Presidente dell’ANAC e Mario De Biase, direttore generale dell’ASL Caserta. Presenti all’inaugurazione anche tre magistrati che disposero la confisca del bene: Maria Vittoria Foschini,  Diego Marmo e Francesco Cananzi, oggi membro del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il consorzio Agrorinasce è l’Agenzia per l’Innovazione, lo Sviluppo e la Sicurezza del territorio, società consortile per la gestione dei beni confiscati costituita dai Comuni di Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Santa Maria La Fossa e Villa Literno. Agrorinasce collaborerà alla gestione del bene confiscato assegnato all’ASL per le attività di riabilitazione di pazienti psichiatrici e il trasferimento degli uffici del Centro di Salute Mentale.

Un percorso iniziato 23 anni fa con il sequestro della villa, che sorge su un’area di circa 3400 metri quadrati, poi passata nelle mani dello Stato. Dopo la confisca definitiva e la consegna al Comune di Casal di Principe, la villa ha subito un incendio e numerosi atti vandalici. E’ stato concesso un finanziamento dalla Regione Campania attraverso i fondi FAS a seguito della stipula di un accordo di programma che ha visto coinvolti la II° Università di Napoli, in qualità di stazione appaltante, la Facoltà di Architettura-Dipartimento di Cultura del Progetto, in qualità di progettista e direttore dei lavori, Agrorinasce e ASL Caserta, in qualità di beneficiari e soggetti gestori del progetto.

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