Tentata estorsione e minacce al sindaco di Cellamare, Gianluca Vurchio. La vicinanza di Avviso Pubblico

Avviso Pubblico esprime la massima vicinanza e solidarietà al sindaco di Cellamare Gianluca Vurchio per la determinazione con cui prosegue la sua azione amministrativa. La notizia degli arresti per la tentata estorsione e le minacce subite dal primo cittadino rinforzano la convinzione che uscire dal silenzio e dall’isolamento sia una strategia vincente.

«Gianluca non deve avere timore perché chi denuncia sarà sempre protetto. Quella fascia tricolore pesa ma deve trasformarsi nello Stato stesso. Chi colpisce un Sindaco, colpisce l’Italia intera. Ricordo quel giorno, la terribile esplosione e il corteo dei sindaci dell’area metropolitana insieme alla rete di Avviso Pubblico per testimoniare che nessun amministratore deve essere lasciato solo. Forza Gianluca, noi siamo con te», è l’incitazione del Vicepresidente di Avviso Pubblico Michele Abbaticchio.

«Il sindaco Vurchio è un amministratore eccellente e integerrimo, da cui ogni Comune dovrebbe avere la fortuna di essere amministrato. Come Coordinatore metropolitano di Avviso Pubblico esprimo tutta la nostra vicinanza e apprezzamento per il lavoro da lui quotidianamente svolto a servizio delle istituzioni e a tutela della legalità e della democrazia», gli fa eco il sindaco di Corato, Corrado De Benedittis, che è anche Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico per l’area metropolitana di Bari.

Ringraziamo i carabinieri e la magistratura per l’infaticabile lavoro di indagine e per i risultati raggiunti. Ma anche per aver fatto sentire il peso delle istituzioni non solo accanto al sindaco di Cellamare, ma anche a tutti i suoi cittadini, che con questa operazione sanno di poter contare sulla presenza dello Stato. Ma per contrastare l’arroganza del potere mafioso non basta l’azione repressiva di giudici e forze dell’ordine. È necessario tenere le comunità unite e lavorare per costruire una cultura della cittadinanza attiva e responsabile.

Gli antefatti e le dichiarazioni del sindaco

I fatti risalgono al dicembre 2019 e poi al gennaio 2020. Gianluca Vurchio – a cui nel 2022 è stato consegnato il Premio Pio La Torre per essersi distinto nella difesa della legalità e della democrazia – era stato eletto sindaco da poco più di sei mesi e in quel poco tempo aveva collezionato prima lettera di minacce di morte e successivamente una bomba aveva squarciato la notte di Cellamare, distruggendo gli spogliatoi del campo da calcio comunale in ristrutturazione. Due segnali avvertimenti chiari.

Ma in questi quattro anni di mandato, minacce e aggressioni si sono ripetute più volte. Anche verso suoi assessori: è il caso dell’auto dalla alle fiamme di proprietà della moglie dell’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Nicola Digioia. Ma le lettere minatorie sono proseguite fino a dicembre 2023.

Fino all’operazione delle ultime ore, quando i carabinieri hanno arrestato esponenti di un clan locale, presunti responsabili degli attentati e delle minacce. «Cellamare non si piega, l’abbiamo detto quattro anni fa con una manifestazione e lo ribadiamo ancora oggi. La giustizia farà il suo corso. Quello che posso dire è che questa amministrazione continuerà a lavorare e a rappresentare i cittadini cellamaresi mantenendo la barra dritta su legalità e trasparenza nell’azione amministrativa», ha commentato il sindaco Gianluca Vurchio.

 

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