Sei anni fa l’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” che amava l’ambiente e la legalità

Angelo Vassallo è stato Sindaco di Pollica (Sa), nel basso Cilento, dal 1995 fino al 5 settembre 2010. Quella sera di sei anni fa, mentre rientrava a casa alla guida della sua auto, venne ucciso con sette colpi di pistola da assassini oggi ancora ignoti. Come ignoti sono i mandanti.

Il “Sindaco pescatore”, così ribattezzato per il suo passato e per l’amore nei confronti del mare e della sua terra, era e resta un esempio. In un territorio come la Campania, minato dagli interessi mafiosi e colpito da tanti, troppi disastri ambientali, fu in grado di creare un modello da imitare che, facendo leva sulla legalità e sulla difesa dell’ambiente, mirava a risollevare l’economia del Cilento.

Nel 2009 Angelo Vassallo propose l’inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. La proposta fu accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010, due mesi dopo il suo assassinio. La delegazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, presente in Kenya per la proclamazione, ha dedicato il riconoscimento alla figura del Sindaco pescatore.

Ricordare Angelo Vassallo, coltivarne la memoria, diventa un esercizio più che mai necessario in un Paese come il nostro, dove decine di amministratori locali subiscono quotidianamente minacce e intimidazioni, perché rappresentano un ostacolo allo sfruttamento del territorio, perché difensori dell’interesse pubblico, come documenta da alcuni anni Avviso Pubblico tramite il suo Rapporto “Amministratori sotto tiro”.

Scarica il Rapporto Amministratori sotto tiro

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