Padova, Operazione Fiore reciso. Il comunicato di Avviso Pubblico

Avviso Pubblico esprime il più vivo e sentito plauso ai magistrati della Direzione Investigativa Antimafia di Padova che ieri con l’ausilio di altre articolazioni D.I.A., della Squadra Mobile, nonché delle articolazioni territoriali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con grande competenza e professionalità, hanno portato a termine l’Operazione Fiore reciso.

“Questa operazione, che conferma la presenza della ‘ndrangheta a Padova, mostra da un lato la fragilità del sistema imprenditoriale e finanziario della nostra Regione e dall’altro l’attenzione e l’operatività dei nostri organi di indagine e di repressione – ha dichiarato il referente regionale di Avviso Pubblico, Andrea Cereser, Sindaco di San Donà di Piave (Ve) – Adesso occorre che, accanto al lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, su cui riponiamo totale fiducia, anche la società civile operi sul territorio per affermare un’etica della responsabilità individuale e collettiva, nonché una cittadinanza, una politica e un sistema economico-finanziario che siano e si dimostrino credibili e responsabili.”

“Questa inchiesta dimostra ancora una volta gli attivi legami tra la criminalità organizzata e il tessuto economico finanziario del nostro territorio – commenta Riccardo Fantin, referente per la Provincia di Padova di Avviso Pubblico e Consigliere del Comune di Rubano (Pd) -. Una triste conferma di quello che sosteniamo da anni negli incontri e corsi di formazione realizzati con Avviso Pubblico. C’è un chiaro sodalizio tra le organizzazioni mafiose e alcuni liberi professionisti che le sostengono e permettono loro di operare sul territorio, consentendo loro di ripulire il denaro sporco attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e al riciclaggio o autoriciclaggio. Un legame già emerso dalla prima interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Padova, Renato Franceschelli, nei confronti di una società di trasporti della Bassa che appurava la perdurante frequentazione di alcuni soggetti dell’azienda con persone riconducibili ad organizzazioni criminali di stampo mafioso”.

A fianco di questa incisiva attività della DIA, la Regione del Veneto da alcuni anni ha avviato un percorso di formazione rivolto ad amministratori locali e al personale della Polizia locale, in collaborazione con Avviso Pubblico e finanziato grazie alla legge regionale 48/2012, sui temi della sicurezza urbana e del contrasto alle infiltrazioni mafiose ed alla corruzione. L’obiettivo è quello di costruire una rete fra gli operatori delle Polizie Locali e delle altre Forze dell’Ordine, per favorire lo scambio di buone prassi amministrative e per diffondere una cultura dell’etica pubblica e una maggiore conoscenza nella prevenzione e nel contrasto alle mafie ed alla corruzione. A tutti i seminari partecipa ed interviene un rappresentante della Direzione Investigativa Antimafia del Veneto.

Il prossimo seminario di formazione che sarà dedicato proprio al tema delle infiltrazioni delle mafie nel tessuto economico locale, per tutelare l’impresa sana e la sicurezza sul territorio, si svolgerà a Verona, verso la fine del mese di febbraio. Per maggiori informazioni visita il sito del progetto: www.conoscerelemafie.it

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