Mettiamoci in gioco sulla nuova proposta di legge sul gioco d’azzardo: “Un passo avanti ma chiediamo di più”

“L’introduzione del divieto totale di pubblicità, diretta e indiretta, del gioco d’azzardo su tutti i media, e la possibilità di introdurre sanzioni economiche tali da rendere non conveniente ogni trasgressione, rappresenta un passo avanti su una materia nei confronti della quale, come campagna Mettiamoci in gioco, stiamo da tempo spronando il Parlamento e il governo ad agire”. Questa l’opinione di Don Armando Zappolini sulla proposta di legge sul gioco d’azzardo presentata il 31 luglio alla Camera dei deputati per iniziativa dell’Intergruppo parlamentare contro l’azzardo che, come già avviene per i derivati del tabacco, introduce il divieto totale e assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo.

La campagna Mettiamoci in gioco, sostenuta anche da Avviso Pubblico, ha espresso un giudizio positivo sul testo di legge presentato questa mattina anche per la chiarezza e la praticità del documento che sta permettendo di raccogliere vaste adesioni e consensi che lasciano immaginare una sua rapida calendarizzazione e un voto in Aula già dopo l’estate.

I sostenitori della campagna però, pur elogiando l’iniziativa, pongono l’accento sul pericolo rappresentato dal gioco d’azzardo sia in termini di infiltrazioni della criminalità che per il crescente rischio in termini sociali. A questo proposito si ricorda che la Campagna aveva lanciato lo scorso aprile un appello con delle proposte concrete: “ Oltre al divieto di pubblicità avevamo chiesto a governo e Parlamento di operare in altri tre campi – ha aggiunto il portavoce Don Armando Zappolini – riconoscendo agli enti locali la piena sovranità nella ulteriore limitazione dell’offerta dell’azzardo sul proprio territorio e salvaguardando in questo modo il patrimonio di normative che regioni e comuni sono riusciti ad elaborare autonomamente nonostante una legislazione statale omissiva e incompleta; avviando una moratoria delle concessioni in materia d’azzardo fino al riordino generale della materia; indicando lo stato come attore unico nel farsi carico direttamente della cura delle persone vittime della patologia indotta dell’azzardo.”

“Chiediamo con forza che il Governo e il Parlamento ci diano delle risposte – ha concluso – e che l’Italia rinunci alla politica dell’azzardo!”

Qui è disponibile un’ampia documentazione sul tema del gioco d’azzardo. E sull’Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico è pubblicata una raccolta delle interrogazioni ed interpellanze su questo tema.

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