LA MAFIA LIBICA MINACCIA DON MATTIA FERRARI. IL COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ DI AVVISO PUBBLICO

«A don Mattia va la nostra massima solidarietà per tutto l’impegno che ha testimoniato nella sua storia e anche per il suo incontro con la comunità di Avviso Pubblico in occasione della rassegna “Raccontiamoci le mafie”. Le minacce ricevute suonano come un campanello di allarme per tutti noi, perché scuotono le fondamenta delle attività solidali, ma anche il senso di cittadinanza attiva. Per cui rinnoviamo la nostra vicinanza e respingiamo tutte le minacce». È il commento di Andrea Bosi, assessore alla Legalità del comune di Modena e vicepresidente di Avviso Pubblico, alla notizia delle gravi intimidazioni della mafia libica ricevute da don Mattia Ferrari.

Il contesto in cui queste minacce sono nate desta grande preoccupazione. Soprattutto il sospetto dei collegamenti di alcuni apparati dello Stato italiano all’account Twitter gestito dalla mafia libica, dal quale sono partite le intimidazioni al giovane sacerdote modenese. Su quell’account sono stati pubblicati documenti di estrema riservatezza appartenenti ad alcuni apparati di sicurezza italiani. Dallo stesso account viene colpito e attenzionato chi, come don Mattia, cappellano sulle navi delle Ong che portano in salvo le persone migranti, combatte contro la tratta di esseri umani e mette a nudo i rapporti tra le organizzazioni criminali libiche e italiane.

E al fianco di don Mattia, sacerdote della diocesi di Modena e Nonantola, si schiera anche il sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, che è anche Coordinatore di Avviso Pubblico per la provincia di Modena. «Con lui condivido gli ideali di giustizia sociale, rispetto del prossimo e ricerca della parità di diritti – spiega il Primo cittadino –. Come sindaco e come uomo che ogni giorno lotta e lavora per affermare gli ideali di giustizia sono vicino a Don Mattia, un giovane sacerdote che con tenacia si batte per migliorare la vita di tutte le persone, ribadendo e sottolineando il mio totale impegno nella lotta contro tutte le ingiustizie senza mai lasciare soli quelli che lottano per l’affermazione di questi Valori».

Avviso Pubblico condanna ancora una volta le minacce e auspica che le indagini in corso portino al più presto ad una verità sull’ennesimo tentativo di intimidire chi ogni giorno si pone al fianco dei più deboli. Non solo per la tutela e l’incolumità di don Matteo Ferrari, ma anche di tutti coloro che sono impegnati nella sua stessa battaglia.

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