Il Comune di Cento sostiene la Cleprin: “Bisogna definitivamente dire no alle intimidazioni delle mafie”

Nella notte del 24 luglio scorso a Sessa Aurunca, nel Casertano, mani criminali hanno incendiato gli impianti di lavorazione della Cleprin, un’azienda leader tra i fornitori di detergenti e di detersivi ecocompatibili, nota da tempo per essere in prima linea contro il racket. La Cleprin si può infatti considerare un vero e proprio presidio di legalità in quei territori. Nel 2007, le denunce del titolare dell’azienda, Antonio Picascia, insieme a Franco Beneduce, portarono all’arresto di esponenti dei clan camorristici. 

“Non appena venuti a conoscenza dei fatti ci siamo posti l’esigenza di fare qualcosa di concreto che non si limitasse alla classica lettera di solidarietà e di vicinanza”, ha dichiarato Piero Lodi, Sindaco di Cento, Comune entrato da pochi mesi nella rete di Avviso Pubblico. 

 “Nell’ultimo consiglio comunale del 29 lugliodopo aver precedentemente fatto uno screening accurato sulla qualità dei prodotti e in accordo con le due cooperative principali che gestiscono il nostro servizio di pulizia, la Open Group e la Copma, abbiamo deciso di sostenerli attraverso l’acquisto dei loro prodotti.

Il Comune di Cento, già da settembre, utilizzerà i detergenti della Cleprin per l’igiene e la pulizia delle sede municipale e nelle scuole. Si stima una spesa di circa 10.000 euro all’anno. Forse poca cosa se considerata da sola, ma se la stessa operazione fosse fatta anche da altre amministrazioni si darebbe veramente una propulsione all’iniziativa e si manderebbe un segnale forte di compattezza. Bisogna definitivamente dire no alle intimidazioni delle mafie” ha concluso Piero Lodi.

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