Gioco d’azzardo patologico: il Tar respinge gran parte dei ricorsi nei confronti dei provvedimenti del Comune di Bergamo

Il Tar di Brescia ha preso in esame i ricorsi nei confronti del Regolamento sui giochi del Comune di Bergamo e della ordinanza attuativa del Sindaco sugli orari degli esercizi commerciali (riportate entrambi all’interno delle Buone prassi della sezione del sito di Avviso Pubblico dedicata al gioco d’azzardo) con le quali il Comune ha disciplinato le procedure di installazione degli apparecchi di gioco e per l’apertura di sale dedicate, introducendo regole per l’ubicazione delle sale e degli apparecchi da gioco e prevedendo altre norme per contrastare la diffusione del gioco patologico, ivi incluse limitazioni orarie per le lotterie istantanee su piattaforma virtuale e/o con tagliando cartaceo, esplicitamente individuate in “Gratta e vinci” e “10eLotto”. Il Comune ha voluto cioè stabilire limitazioni orarie per tutte le apparecchiature e la vendita di quei tagliandi che garantiscono la possibilità di gioco in continuo e cioè di effettuare la giocata e verificare la vincita in ogni momento.

Il Tar ha respinto i ricorsi presentati da Lotterie nazionali, Lottomatica e Lotto Italia ritenendo, in linea con la giurisprudenza prevalente, pienamente legittime le limitazioni orarie previste, funzionali al contrasto del gioco d’azzardo patologico proprio in quanto impediscono “quantomeno temporaneamente la possibilità di continuare a giocare, interrompendo un circolo vizioso e lo spasmodico ripetersi del ‘solo una ancora’ che caratterizza la dipendenza”: i provvedimenti appaiono perciò in linea con “l’obiettivo di garantire salute e serenità alla popolazione locale, mediante la riduzione dell’orario in cui è possibile esercitare il gioco, a tutela di fasce della popolazione più deboli, come i malati di Parkinson e la popolazione anziana, ma anche quella giovane, precludendo il gioco in orari in buona parte non coperti dalla frequenza scolastica e in cui il controllo è difficilmente esercitabile”. Il giudice amministrativo sottolinea anche l’approfondita istruttoria effettuata dalla Amministrazione comunale sulla rilevanza del fenomeno del gioco d’azzardo patologico nel territorio bergamasco e che il previsto monitoraggio da parte del Comune, con verifica annuale degli effetti della disposizione, consentirà di analizzare i risultati concreti ottenuti e quindi apportare eventuali correzioni (sentenze nn.339, 340 e 341 del 2017).

Il Tar ha invece accolto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Tabaccai che aveva anch’essa giudicato illegittima l’inclusione nel provvedimento di limitazione degli orari anche dei giochi “10eLotto” e “Gratta &Vinci”. Secondo il Tar, infatti, la potestà regolamentare comunale non può estendersi alle ricevitorie, che hanno una disciplina diversa dagli altri esercizi commerciali, trattandosi di concessioni in regime di Monopolio da parte dello Stato; inoltre le caratteristiche di tali giochi sarebbero profondamente diverse da quelle di altri giochi d’azzardo (come slot machine e videolottery). Con questa sentenza (n. 342 del 2017) il giudice amministrativo ha annullato i provvedimenti in esame “fatti salvi gli ulteriori provvedimenti che l’Amministrazione intenderà adottare”.

A tale riguardo, il Sindaco di Bergamo ha espresso la volontà di riproporre in tempi brevissimi un nuovo regolamento, ribadendo in particolare le limitazioni previste per i “Gratta e vinci”, che sono venduti anche in molti altri esercizi commerciali (supermercati, bar, edicole).

Avviso Pubblico continuerà a fornire tutte le informazioni sull’evoluzione di questo contenzioso, così come sui altri provvedimenti adottati da Regioni e Comuni per limitare il gioco d’azzardo patologico, anche con riferimento a differenti profili (ricollocazione delle sale da gioco, requisiti delle sale da gioco, pubblicità, incentivi per gli “esercizi no slot”, campagne di sensibilizzazione e prevenzione). Particolare importanza rivestiranno comunque le decisioni che verranno assunte in sede di Conferenza Unificata e in Parlamento con riguardo sia alla riduzione dell’offerta di gioco che alla limitazione della pubblicità, nonché alle misure per contrastare la presenza delle organizzazioni criminali nel settore del gioco lecito ed illecito elaborate dalla Commissione Antimafia, come sollecitato dall’Appello promosso dalle associazioni Avviso Pubblico, Libera, Legambiente e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

 

 

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