È sempre ora di rimboccarsi le maniche contro le mafie

CONVEGNO SU MINO MARTINAZZOLI ALLA CAMERA
Agnese Moro, figlia di Aldo Moro

Nell’ambito delle attività di Libera, per il quinto anno, è stato organizzato il Premio “Pio La Torre”. Obiettivo del premio è quello di mantenere viva la memoria di Pio La Torre, tramandando alle nuove generazioni la storia e l’impegno di un uomo che si è battuto con grande intelligenza contro le mafie fino ad essere ucciso, con il suo collaboratore Rosario Di Salvo, il 30 aprile del 1982. A lui si deve la formulazione del reato di associazione mafiosa e della strategia della confisca dei beni ai malavitosi, che colpisce, vanificandolo, il frutto delle attività criminale e il senso stesso del loro agire.

E’ il primo anno, invece, che una sezione del Premio promossa da Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it) con Libera (www.libera.it) – è dedicata alle buone pratiche amministrative. La cerimonia di consegna di questa sezione del Premio si è svolta il 2 ottobre a Roma. Vincitore il Comune di San Giuliano Milanese per l’uso sociale dei quattro appartamenti sequestrati alla ‘ndrangheta, dati a famiglie bisognose per far fronte all’emergenza abitativa. Una menzione al Comune di Bologna per il progetto di educazione alla legalità “Fai la cosa giusta”, che ha coinvolto 38 scuole e 9 centri di aggregazione giovanile, insieme ad associazione, enti e famiglie.

Durante la premiazione il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, ha detto: “Far diventare ordinario lo straordinario, fare in modo che le buone pratiche amministrative siano applicate da tutti nella quotidianità. Questo è il nostro obiettivo. Tanti sono gli amministratori locali che si impegnano per governare le loro comunità esclusivamente nell’interesse generale e noi cerchiamo di metterli insieme e di diffondere il positivo che esiste”. E’ davvero importante farlo. E i premi sono l’unica occasione in cui questo avviene. Ci aiutano anche a ricordare belle persone che, come Pio La Torre, ci incoraggiano con la loro vita a fare di più e meglio.

Franco La Torre, figlio di Pio, nel consegnare il Premio, ha ricordato suo padre ripercorrendo le fasi che hanno portato, in un periodo in cui era duro parlare di mafia, all’approvazione della legge che porta il suo nome e ha detto ai giovani: “Tocca a voi riuscire laddove la nostra generazione ha fallito nella lotta alle mafie”. Amara verità; di fronte alla quale non resta che rimboccarsi le maniche.

di Agnese Moro

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