CORATO, ASSEMBRAMENTO A SOSTENGO DI PRESUNTI TAGLIEGGIATORI. IL SINDACO DE BENEDITTIS: “MODELLO NEGATIVO DA STIGMATIZZARE”

«Le immagini che abbiamo visto ieri di fronte alla caserma dei carabinieri sono preoccupanti. C’è una sorta di modello al negativo che fa presa ancora su troppe persone che va stigmatizzato e approfondito. Auspichiamo una reazione forte della città sana, che deve far sentire la propria indignazione». È il commento di Corrado De Benedittis, sindaco di Corato (Bari), alle scene di sostegno ai quattro arrestati per tentata estorsione ai danni di un fruttivendolo di fronte alla caserma dei carabinieri della città.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, nella mattinata di mercoledì 24 novembre i quattro si erano presentati davanti al negozio dell’uomo chiedendogli il pagamento del pizzo sotto minaccia di una pistola. Al rifiuto di consegnare il denaro, uno di loro l’ha colpito alla testa col calcio della pistola rubandogli del denaro. In serata il blitz dei carabinieri e la conferma dell’arresto cui è seguito un presidio di un centinaio di persone in favore degli arrestati.

«Le scene che abbiamo visto a Corato sono comuni in alcune zone del Mezzogiorno in cui vige la cultura della contestazione allo stato di diritto a favore dello stato mafioso. Scene che avremmo voluto dimenticare ma che la quotidianità ci ripropone questa volta con un allarmante numero di contestatori. Un assembramento che sembra far parte della cultura mafiosa e che dovrebbe scuotere tutte le coscienze della società civile. Dopo l’emergenza Covid siamo ai limiti della guerra civile nel campo dell’antimafia sociale. È una partita vitale che molti stanno trascurando», spiega Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e Vicepresidente di Avviso Pubblico.

Qualche settimana fa il primo cittadino di Corato aveva denunciato ai carabinieri una situazione insostenibile, depositando poi una memoria con alcune notizie di reato. Da lì un’intensa attività investigativa che ha portato al blitz di ieri sera e all’arresto dei presunti taglieggiatori, tutti molto giovani.

«Siamo di fronte ad una grave sconfitta della società civile e delle istituzioni, e davanti a un’emergenza educativa, pedagogica e sociale di cui bisogna farsi carico – spiega ancora il sindaco De Benedittis, che da poco ha deciso di aderire alla rete di Avviso Pubblico -. Le istituzioni devono dare risposte forti sul piano delle politiche sociali, educative e di prevenzione. Ma ci deve essere anche l’impegno dei cittadini. Ora per tutti quei commercianti e quegli imprenditori che hanno subito minacce e intimidazioni è arrivato il momento di denunciare. Non si può scaricare tutto sulle forze dell’ordine, a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’impegno e la determinazione con cui hanno lavorato», conclude De Benedittis mentre annuncia per sabato una manifestazione cittadina per dare un segnale forte di presenza delle istituzioni.

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