Conoscere le mafie, Costruire la legalità: concluso a Vicenza il ciclo formativo rivolto alle Polizie Locali promosso da Regione Veneto-Avviso Pubblico

Si è concluso con la giornata di oggi, organizzata presso la Sala del Consiglio comunale di Palazzo Trissino, il ciclo formativo rivolto al personale della Polizia Locale di Vicenza, nell’ambito del progetto “Conoscere le mafie, costruire la legalità2”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con Avviso Pubblico.

Un ciclo composto da quattro giornate – un seminario tematico rivolto agli amministratori locali e tre moduli formativi destinati alla Polizia Locale – che, dopo Belluno, Padova, Treviso e Vicenza, si ripeterà nei prossimi mesi nei restanti ambiti provinciali del territorio del Veneto, a partire da quello di Verona.

Nel corso delle giornate di formazione gli agenti e operatori della Polizia Locale, attraverso l’analisi, l’approfondimento, lo studio di casi specifici e simulazioni hanno acquisito informazioni e strumenti conoscitivi sulla gestione delle principali problematiche di sicurezza urbana, anche allo scopo di contrastare i reati collegati alla presenza della criminalità organizzata, nel corso della quotidiana attività di controllo del territorio.

Ad aprire il terzo e ultimo modulo, intitolato Il controllo del territorio: tecniche investigative ed operative, è stato Emiliano Bezzon, Comandante della Polizia locale di Torino. “La storia ci racconta che negli anni Settanta, alcuni covi delle Brigate Rosse vennero individuati dagli agenti della Municipale, adeguatamente formati su determinati indicatori di riconoscimento. Allo stesso modo oggi non si tratta di fare più di quanto ci veniva richiesto in passato, ma di occuparci delle stesse competenze in maniera diversa, imparando a percepire la presenza mafiosa sui territori, aumentando non tanto la mole di lavoro quanto la nostra capacità investigativa. Per farlo è fondamentale saper utilizzare l’enorme mole di informazioni in nostro possesso, ed è determinante saper scegliere, valorizzando quelle segnalazioni che possono tracciare una pista concreta”.

“I mafiosi di nuova generazione non lasciano nulla al caso – ha sottolineato Marco Luciani, Vice Commissario della Polizia locale di Milano – Collaborano con professionisti e persone ad alta specializzazione, di cui si servono per introdursi in ambienti dove l’economia gira, compreso il territorio del Veneto. La loro capacità di infiltrarsi è dimostrata dalle indagini Expo, su cui sono riusciti a mettere mano nonostante regole, sorveglianza e gare d’appalto blindate”. Oltre ad analizzare funzioni e competenze della Polizia locale in relazione al tema della presenza mafiosa sul territorio, Luciani ha descritto casi concreti in cui da una segnalazione attivata dalla Polizia Locale sono nate importanti inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia.

“L’esperienza sul nostro territorio è strettamente collegata al tema della contraffazione e del commercio abusivo – ha spiegato Claudio Vanin, Comandante della Polizia Locale di Jesolo – Tale fenomeno non ha ovviamente origine a Jesolo, dove sviluppa l’ultimo anello della catena, ma ha le proprie sedi direzionali in città anche molto lontano dal nostro Comune. Ciò comporta un evidente limite operativo per la Polizia Locale, in merito al tema della competenza territoriale, per cui le attività investigative in merito a questo ampio fenomeno rimangono in carico ai corpi nazionali, a cui possiamo comunque fornire un importante supporto con le informazioni raccolte direttamente sui nostri territori”.

Il progetto formativo “Conoscere le mafie, costruire la legalità” si sposta ora a Verona, con il primo dei quattro incontri organizzati sul territorio, il seminario rivolto agli amministratori locali dal titolo “Mafie ed economia: come prevenire le infiltrazioni e tutelare le imprese a livello locale”, in programma il prossimo 27 febbraio.

La partecipazione alle giornate formative è gratuita, previa iscrizione da effettuarsi on-line attraverso il sito www.conoscerelemafie.it cliccando l’apposito menù “Calendario e iscrizioni”.

Per maggiori informazioni si invita ad inviare una mail al seguente indirizzo: tutor@avvisopubblico.it

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