di Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico
L’8 marzo 2017 rappresenta una data storica per il nostro Paese. Quel giorno, infatti, è entrata in vigore la legge istitutiva della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, un provvedimento votato all’unanimità che attendevamo da più di vent’anni.
Insieme a Libera, dal 1997 come Avviso Pubblico siamo stati ogni anno sulle piazze di diverse città italiane indossando la fascia tricolore e portando i gonfaloni delle nostre città. Tutto questo per essere in modo evidente e concreto al fianco dei famigliari delle vittime innocenti, per ribadire con forza l’impegno a mettere in pratica la buona politica e la buona amministrazione, basate sulla trasparenza e la partecipazione nonché su quella disciplina e onore richiamati con forza dalla nostra Costituzione.
Tra le mille vittime innocenti di mafia vi sono anche diversi sindaci, amministratori locali, funzionari e dirigenti pubblici, giovani che si erano candidati al consiglio comunale perché credevano fermamente che la politica è il più grande servizio che si può svolgere per la propria comunità, il mezzo per cambiare le cose brutte e ingiuste.
Non dobbiamo mai dimenticare queste persone e non dobbiamo lasciare soli quegli amministratori locali, giornalisti, sindacalisti e tutte quelle donne e uomini che vivono un’esistenza blindata a causa delle minacce e delle intimidazioni che subiscono per il solo fatto di svolgere il loro lavoro con competenza e coerenza. Come Avviso Pubblico, insieme a Libera, Legambiente, Cigl, Cisl e Uil abbiamo lanciato qualche mese fa un Appello al Parlamento e al Governo perché approvino poche e specifiche proposte di legge, tra cui quella riguardante gli “Amministratori sotto tiro”.
Quest’anno è importante essere in tanti a Locri, in terra di Calabria, dove la ‘ndrangheta soffoca da troppo tempo la democrazia, la libertà e la possibilità di sviluppo di quel territorio. È un segnale molto significativo la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella una persona che, purtroppo, insieme alla sua famiglia ha conosciuto direttamente la violenza e il dolore che le mafie possono infliggere. A nome di tutta Avviso Pubblico esprimo al Presidente la più sentita gratitudine.
Altrettanto importante sarà essere a Vicenza, alla giornata regionale che Avviso Pubblico organizza in collaborazione con la Regione del Veneto e la partecipazione di Libera. Quel giorno, al Teatro Comunale, 700 studenti di tutta la regione coinvolti in un percorso didattico-educativo durato sei mesi, presenteranno i loro lavori in ricordo di tre vittime innocenti di mafia: Emanuela Loi, Padre Pino Puglisi e Federico del Prete.
Sarà importante essere anche a Rimini, Mantova, Verbania, Bari, Napoli e tante altre città d’Italia per camminare in corteo al fianco dei famigliari delle vittime innocenti e prestare la nostra voce per ricordare il nome e il cognome dei loro cari uccisi brutalmente dalla violenza criminale mafiosa.
Il 21 marzo è il primo giorno di primavera. Dopo un inverno freddo che ci ha spinti a stare rintanati dentro le nostre case, è ora di uscire e di partecipare alla vita pubblica. Ricordare le vittime innocenti delle mafie significa soprattutto impegnarsi ogni giorno per costruire un’Italia, un’Europa, un mondo più giusti e più in pace. Solo partecipando e facendo la nostra parte con competenza e responsabilità potremmo dire che stiamo costruendo un futuro diverso e migliore per i nostri figli. Era questo il sogno delle vittime innocenti delle mafie.