San Gennaro Vesuviano (Na) sciolto nuovamente per infiltrazioni mafiose. Sul sito di Avviso Pubblico schede, grafici e dati aggiornati

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 9 febbraio scorso, ha deliberato l’affidamento del comune di San Gennaro Vesuviano (Napoli) ad una gestione commissariale straordinaria, a 11 mesi di distanza dallo scioglimento, ex art. 141 del testo unico degli enti locali, dovuto alle dimissioni dalla carica di 9 consiglieri comunali su 16: in questo comune non avranno perciò luogo le consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio previste per il 4 marzo 2018. Per San Gennaro Vesuviano si tratta del terzo scioglimento ex art. 143 del testo unico degli enti locali dopo quelli del 2001 e del 2006 (quest’ultimo decreto di scioglimento era stato annullato dai giudici amministrativi).

Si tratta del secondo scioglimento ex art. 143 del testo unico sugli enti locali deliberato nel 2018, dopo quello di Cirò Marina; ben 27 sono le Amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose negli ultimi 16 mesi (53 dall’inizio della XVII legislatura, di cui 31 nella sola Calabria), a conferma dell’estrema gravità del fenomeno e del fortissimo interesse da parte delle associazioni mafiose per le risorse gestite dagli enti locali: era dal biennio 2012-2013 che non si registrava un così elevato numero di enti sciolti ai sensi dell’art. 143 del testo unico sugli enti locali. La provincia di Napoli è al secondo posto in questa speciale “classifica” (56 scioglimenti rispetto ai 59 scioglimenti nella provincia di Reggio Calabria).

Proprio per facilitare l’analisi del fenomeno ed individuare tutte le Amministrazioni coinvolte nella procedura ex art. 143 del testo unico sugli enti locali, Avviso Pubblico ha predisposto un’apposita sezione dedicata a questo tema, che contiene tra l’altro schede aggiornate che riguardano la normativa e la più recente giurisprudenza in materia. Sono inoltre disponibili alcune mappe interattive, riferite sia all’intero territorio nazionale che alle 4 regioni maggiormente coinvolte (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia); una mappa riguarda le Amministrazioni coinvolte più volte nella procedura di verifica delle infiltrazioni mafiose (tutte concentrate nel Centro sud). Per ciascun ente sono visualizzabili le informazioni relative ai singoli decreti di commissariamento ed archiviazione. I grafici e i dati statistici riassuntivi evidenziano l’evoluzione nel tempo delle decisioni assunte dal Governo e la distribuzione territoriale dei decreti di scioglimento.

Sull’Osservatorio di Avviso Pubblico si può leggere la sintesi delle audizioni svolte dalla Commissione Antimafia con riferimento alla situazione di Roma e del Lazio, di Quarto, Catania, nonché di alcuni comuni sciolti per mafia (Platì, Ricadi, Badolato, Scalea, Battipaglia, Bovalino, Bagnara Calabra, Arzano, Torre Annunziata) formulando anche proposte di riforma della materia (leggi questa scheda). Sull’Osservatorio è disponibile anche la sintesi delle ultime relazioni presentate dal Governo sul fenomeno delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose.

 

 

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