Omicidio Vassallo. L’Appello di Avviso Pubblico: “proseguire le indagini, chi sa parli”

Dopo la recente notizia della probabile chiusura delle indagini sul delitto di Angelo Vassallo, il ‘sindaco-pescatore’ ucciso a Pollica il 5 settembre 2010, Avviso Pubblico lancia un Appello al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia e a tutte le Istituzioni e autorità competenti affinché il caso non sia chiuso.

Chiediamo inoltre a tutti i cittadini onesti di Pollica di avere il coraggio di parlare, di denunciare quello che hanno visto, di raccontare ciò che hanno sentito. Ogni parola, ogni indizio può essere utile per giungere alla verità.

Ricordare Angelo Vassallo, coltivarne la memoria e continuare ad indagare per ricercare i colpevoli, diventa oggi un esercizio più che mai necessario in un territorio come quello della Campania, dove decine di amministratori locali subiscono quotidianamente minacce e intimidazioni – come documentiamo da alcuni anni attraverso il nostro Rapporto “Amministratori sotto tiro” – perché rappresentano un ostacolo allo sfruttamento del territorio, perché difensori dell’interesse pubblico.

Dal 1974 ad oggi sono stati 132 gli omicidi consumati” ha sottolineato la Commissione straordinaria del Senato sul Fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali nella sua Relazione conclusiva. Un numero impressionante. Dopo i caduti delle forze dell’ordine nessun’altra categoria ha fatto registrare più morti in Italia.

Si tratta di amministratori e funzionari che hanno pagato con la loro vita per aver fatto semplicemente il loro dovere, per aver percorso la strada dell’impegno politico e civile. Non possiamo permetterci che la morte di Angelo Vassallo, così come quella di tante vittime innocenti di mafia, resti senza colpevoli. Almeno i loro cari meritano verità e giustizia.

 

 

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