MONTE SANT’ANGELO, L’ENNESIMO ATTENTATO MAFIOSO CONTRO L’ASSESSORE GENEROSO RIGNANESE: LA SOLIDARIETA’ DI AVVISO PUBBLICO

Un boato ha squarciato la notte di Monte Sant’Angelo: un attentato incendiario ha distrutto l’automobile di Generoso Rignanese, assessore al Bilancio di Monte Sant’Angelo e consigliere provinciale a Foggia. Per lui si tratta del secondo atto intimidatorio. Ma per la cittadina garganica l’elenco degli attacchi è lungo e inizia l’11 marzo 2019, quando fu ritrovato un sacchetto contenente un teschio umano e minacce di morte al sindaco Pierpaolo D’Arienzo, che è anche coordinatore di Avviso Pubblico per la Regione Puglia. Da quel momento si sono susseguiti una serie di azioni criminali da parte delle cosche locali nel tentativo di spaventare gli amministratori locali.

«Siamo stanchi e rammaricati – commenta sulla sua pagina Facebook il sindaco D’Arienzo –. È ora che lo Stato faccia la sua parte in questi angoli di mondo dove noi amministratori continuiamo a vivere in trincea e ad essere bersagli, dove le nostre famiglie vivono la perenne preoccupazione per una situazione che è divenuta insopportabile». E prosegue con il drammatico elenco di questi anni: «Due auto bruciate, proiettili e benzina, teschi umani nelle buste, porte del Comune bruciate, gomme dell’auto squarciate. In questi anni lo Stato a Monte Sant’Angelo è stato bersagliato dalla prepotenza di vigliacchi che usano la violenza come unico linguaggio». Ma, spiega ancora il primo cittadino «continueremo a lavorare per affermare i sacri principi della legalità, ad andare nelle scuole, a fare incontri su questo tema per seminare i germogli buoni».

«L’affetto di centinaia di amici non mi ha fatto sentire solo nemmeno per un attimo e soprattutto mi conferma che siamo molti di più di loro. Ovviamente si va avanti, senza se e senza ma», gli fa eco l’assessore colpito Generoso Riganese, che ammette la sua difficoltà nel gestire le numerose chiamate e messaggi di solidarietà. E piena vicinanza e solidarietà arriva da Avviso Pubblico, con l’auspicio che i colpevoli vengano presto assicurati alla giustizia.

L’episodio di questa notte avviene a pochi giorni dalla visita del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a Foggia, a seguito dei nove attentati in due settimane che hanno visto la Capitanata protagonista di una vera e propria emergenza bombe. Una recrudescenza di azioni terroristiche mafiose ai danni di amministratori e operatori economici del territorio, che sembra aver preso una china insidiosa, tanto da far annunciare al ministro Lamorgese l’invio di altri poliziotti e l’ipotesi dell’apertura di un nuovo presidio della DDA nel capoluogo di provincia.

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