Minacce estremiste al Presidente dell’Emilia-Romagna e a sei sindaci della Regione. Il comunicato di Avviso Pubblico

 Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ed altri sei sindaci della regione, sono finiti nel mirino di minacce estremiste, firmate dalle “nuove Brigate Rosse” e recapitate via lettera.

I primi cittadini oggetto dell’intimidazione sono  il sindaco di Bologna Virginio Merola,  il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.

Analoga missiva, con la stessa firma, è stata recapitata anche presso la sede del Partito Democratico a Roma, acquisita dalle autorità competenti che intendono indagare. Nelle lettere, oltre alla minaccia di attentati dinamitardi, l’intimazione a “riaprire tutto”, con riferimento alla limitazione delle attività, rese necessarie dalla pandemia da Covid-19.

“Esprimiamo vicinanza e solidarietà al Presidente della Regione e ai Sindaci emiliano romagnoli destinatari delle accuse e delle minacce a firma delle Nuove Brigate Rosse – ha dichiarato Mariaelena Mililli, vicesindaco del Comune di Maranello e Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico – Le restrizioni del nuovo DPCM non possono essere motivo di rivendicazioni violente a danno delle nostre comunità. Come amministratori  siamo consapevoli delle difficoltà e per questo stiamo concentrando tutti i nostri sforzi per la risoluzione pacifica e unitaria di questa dura situazione pandemica”.

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