Le intese tra Comuni limitrofi per contrastare il gioco d’azzardo patologico: le più recenti tendenze

Una delle critiche ai provvedimenti adottati da Regioni e Comuni contro l’azzardopatia riguarda la diversità delle normative tra regione e regione – ed anche all’interno degli ambiti territoriali più ristretti: una legislazione “a macchia di leopardo” che limita fortemente l’efficacia delle misure di contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Di recente, per far fronte a questa situazione, alcuni Comuni che insistono nella stessa area territoriale hanno deciso di adottare la medesima o analoga disciplina, al fine di evitare che una diversa regolamentazione comprometta l’efficacia delle misure di riduzione degli orari.

Si può citare innanzitutto l’esperienza dei Comuni del Miranese, in provincia di Venezia (Scorzè, Martellago e Spinea); quella di molti Comuni piemontesi che, in attuazione della legge regionale n. 9 del 2016, la quale autorizza le amministrazioni locali ad a disciplinare una riduzione degli orari giornalieri non inferiore a 3 ore, hanno adottato ordinanze e regolamenti molto simili tra loro, con orari di apertura e di chiusura e vincoli omogenei, in modo che i giocatori non possano recarsi nel comune vicino, magari distante pochi chilometri.

Vanno ricordati a tale riguardo i Comuni della provincia di Biella (Mosso, Soprana, Trivero e Valle Mosso), i Comuni dell’area metropolitana occidentale di Torino (Pianezza, Collegno, Grugliasco, Venaria Reale, San Gillio, Druento, Sangano, Alpignano, Rosta, che hanno tutti adottato un orario massimo di apertura di 8 ore giornaliere) e quelli in provincia di Cuneo (Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano, Bra).

Avviso Pubblico invita i Comuni aderenti, impegnati nella lotta all’azzardopatia, a stipulare le opportune intese con le Amministrazioni limitrofe, al fine di giungere all’approvazione di discipline uniformi nei territori interessati.

Si ricorda che sul sito di Avviso Pubblico è disponibile un’ampia documentazione sui provvedimenti assunti da Stato, Regioni ed autonomie locali e sulla giurisprudenza amministrativa, con riferimento non solo alle misure di limitazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, ma anche alle altre tipologie di intervento, con particolare riguardo alla redistribuzione sul territorio delle sale da gioco e ai requisiti dei locali.

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