Il numero delle intimidazioni contro gli amministratori locali e i loro famigliari continua ad aumentare. Nei giorni scorsi minacce di morte al Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti e auto bruciata al fratello del Sindaco di S. Andrea Apostolo sullo Ionio, Pietro Fustagli.
“A nome del coordinamento emiliano-romagnolo di Avviso Pubblico di cui sono referente, desidero esprimere la più viva solidarietà per l’atto minaccioso di cui è stato fatto oggetto il Sindaco di Parma, Pizzarotti”, ha dichiarato la Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico, Nadia Monti, assessore alla legalità del Comune di Bologna. “Ancora una volta constatiamo con amarezza che gli amministratori impegnati concretamente subiscono pesanti minacce che turbano, oltre ai diretti interessati, tutte le persone che credono nel valore della giustizia e della democrazia. Turbamento non significa rassegnazione. Al contrario. Questi gesti vili e ignobili contribuiscono in modo determinante a rafforzare il sostegno di Avviso Pubblico. Sindaco e ad altri amministratori locali minacciati che purtroppo, dal nostro ultimo rapporto Amministratori sotto tiro risultano essere in aumento, non devono essere lasciati soli e a loro va garantito di svolgere il loro mandato politico-istituzionale in piena sicurezza”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza al fratello del Vicesindaco di Sant’Andrea Apostolo sullo Ionio, Pietro Fustagli, per la grave intimidazione subita”, ha aggiunto la Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico, Maria Antonietta Sacco, assessore del Comune di Carlopoli. “Coerentemente con quanto sottolineato e ribadito nei giorni scorsi, durante l’iniziativa pubblica organizzata a Roma da Avviso Pubblico in apertura della sua Assemblea nazionale, la media delle intimidazioni e delle minacce contro gli amministratori pubblici, in questi primi mesi del 2016, è di quasi due al giorno (clicca qui per saperne di più) e il maggior numero di amministratori minacciati sono proprio quelli calabresi. Un triste primato che la nostra Regione deve contrastare con misure preventive in collaborazione con le Istituzioni, le forze dell’ordine e la cittadinanza”.
L’Associazione chiede alle autorità competenti di adoperarsi per individuare in tempi rapidi i responsabili di queste vili e criminali intimidazioni, e per garantirgli la massima sicurezza, compresa quella dei loro famigliari.
