Il consiglio comunale di Povegliano Veronese, nella seduta del 26 marzo 2025, ha approvato all’unanimità la nuova “Carta di Avviso Pubblico – Codice Etico per la Buona Politica” che ha sostituito quella che lo stesso organo aveva approvato nell’ottobre del 2021, quando l’ente aveva deliberato di aderire ad “Avviso Pubblico”.
“Abbiamo scelto di adottare la Carta di Avviso Pubblico in occasione della celebrazione della trentesima edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che ricorre il 21 marzo di ogni anno – ha dichiarato Maurizio Facincani, vicesindaco e delegato dell’ente a seguire i rapporti con Avviso Pubblico – Nei suoi 20 articoli la carta contiene un forte richiamo ai principi di trasparenza, imparzialità e responsabilità nella gestione della cosa pubblica. Si inserisce perfettamente nel contesto delle normative vigenti contro le mafie e la corruzione, e la nuova edizione della Carta è stata riconosciuta come una “buona pratica” dalla Commissione Europea”.
“Il 21 marzo – continua Facincani – non rappresenta solo un momento di commemorazione, ma è anche un’opportunità per rinnovare il nostro impegno a favore della giustizia e della legalità. È fondamentale onorare la memoria di chi ha perso la vita nella lotta contro la criminalità organizzata, e farlo insieme, come comunità, è essenziale. La memoria delle vittime innocenti della criminalità deve diventare un faro che ci guida verso un futuro migliore, libero dalla mafia. Insieme possiamo fare la differenza! Anche per questo abbiamo deciso di riaffermare che nell’azione amministrativa quotidiana continueremo ad attenerci alle regole stabilite dal Codice Etico di Avviso Pubblico”.
Il Consiglio Comunale, oltre ad approvare il nuovo codice etico, ha deliberato di sollecitare il Governo e il Parlamento, attraverso l’invio della Deliberazione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, affinché, per le azioni di loro competenza, si impegnino a:
- rafforzare gli organici della magistratura, delle forze di polizia e dei loro apparati amministrativi, così come evidenziato nel corso della recente apertura dell’anno giudiziario;
- sostenere l’attività investigativa degli inquirenti attraverso investimenti nell’apparato tecnologico, per contrastare al meglio i traffici illegali che si svolgono anche sulla rete;
- salvaguardare la legislazione antimafia esistente e rafforzare quella relativa ai reati di carattere economico-fiscale, in particolare la corruzione e il riciclaggio dei capitali illeciti nei circuiti legali dell’economia;
- investire risorse economiche nella scuola, nella promozione dell’inclusione sociale e dello sviluppo economico laddove essi sono carenti, per impedire che le organizzazioni mafiose attraggano soggetti fragili e giovani, acquisendo consenso e manodopera per le attività criminali;
- favorire l’utilizzo per fini sociali e di sviluppo economico dei beni e delle aziende confiscate, investendo risorse pubbliche per agevolarne il recupero;
- proteggere e non lasciare soli i testimoni di giustizia nonché le amministratrici e gli amministratori locali “sotto tiro”.
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