Le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle amministrazioni locali rappresentano un fenomeno diffuso su gran parte del territorio nazionale, bel aldilà delle aree in cui sono tradizionalmente nati e si sono radicati i gruppi mafiosi. L’ultimo Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, per decisione del Consiglio dei ministri del 20 aprile scorso, è Brescello, in provincia di Reggio Emilia.
In previsione delle prossime elezioni amministrative di giugno, la Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, on. Bindi, ha preannunciato ieri una nuova iniziativa della Commissione, volta a prevenire l’infiltrazione mafiosa negli enti locali, attraverso una attenta valutazione delle liste elettorali. Tale verifica si concentrerà sui Comuni, coinvolti nella prossima tornata elettorale, che sono stati recentemente sciolti per mafia (ad esempio S. Luca, in Calabria, dove nelle prime elezioni del 2015 dopo lo scioglimento del 2013 non è stato raggiunto il quorum) ed anche su quelli, oggetto di “monitoraggio” da parte del Ministero dell’Interno in quanto sono comunque emersi fondati sospetti su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata, come ad esempio S. Oreste e Morlupo nel Lazio.
Le liste elettorali dovranno risultare in regola non solo con la legge Severino ma anche con il più restrittivo codice di autoregolamentazione predisposto dalla stessa Commissione antimafia nel settembre del 2014, che preclude l’inserimento nelle liste non solo ai condannati in via definitiva, ma anche gli imputati per un più ampio catalogo di fattispecie penali.
Avviso Pubblico si augura che questa iniziativa riscuota un consenso unanime da parte dei componenti della Commissione antimafia nella prossima riunione fissata per il prossimo 27 aprile e che la discussione permetta di individuare misure sempre più efficaci, anche attraverso modifiche alla disciplina vigente, per assicurare la massima trasparenza delle liste elettorali.
Si ricorda che sul sito di Avviso Pubblico è disponibile un’ampia documentazione in materia, con la mappa interattiva (aggiornata al 20 aprile 2016) con tutte le informazioni sulle amministrazioni interessate, ivi incluse le decisioni dei giudici amministrativi in sede di ricorso, la ricostruzione della giurisprudenza, oltre ad alcune tabelle riepilogative per regione. Sull’Osservatorio parlamentare è disponibile anche una sintesi della recente relazione governativa relativa al quinquennio 2011-2014 e delle audizioni della Commissione antimafia sul tema delle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni locali , con particolare riferimento alla situazione di Roma e del Lazio, di Quarto e di Catania, oltre ad una raccolta delle interrogazioni su questo tema.
Sul sito di Avviso Pubblico è altresì disponibile la ricostruzione della normativa sulla incandidabilità per gli amministratori dei comuni sciolti per mafia ed il codice di autoregolamentazione delle liste elettorali della Commissione antimafia.
