Anticorruzione, sul sito di Avviso Pubblico la sintesi della Relazione ANAC: in aumento le interdittive antimafia. Focus sull’emergenza Covid-19

Il 2 luglio l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha presentato a Montecitorio la Relazione annuale. Il report dà conto non solo delle attività svolte nel 2019, ma traccia un bilancio complessivo dal 2014 ad oggi, gli anni di attività del primo Consiglio dell’Autorità, il cui mandato è in scadenza. Inoltre, l’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia da Covid-19, ha spinto l’Autorità ad arricchire la Relazione di un focus sui primi mesi del 2020.

GUARDA LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO
La Relazione completa sulle attività svolte dall’Autorità nel 2019
Il Focus dedicato all’emergenza Covid-19 dei primi mesi del 2020

Nella Relazione ancora numeri preoccupanti sui fenomeni corruttivi. Eccone alcuni: 633 interdittive antimafia nel 2019 (+10,5%), oltre 70 informative in più del 2018. In 5 anni sono più di 2500. Nel 2019 sono stati 4 gli appalti commissariati grazie all’intervento ANAC (44 dal 2014).

L’emergenza Covid-19 ha evidenziato la capacità delle mafie di adattarsi, sfruttando la situazione. “Le organizzazioni criminali – spiega il presidente ANAC Francesco Merloni – ricorrono sempre più spesso a sistemi corruttivi approfittando anche delle situazioni emergenziali come quella in corso, con effetti devastanti sul sistema economico e sulle imprese sane, già pesantemente colpite dalla crisi”.

I NUMERI DEL RAPPORTO (2019)

  • Appalti blindati, solo il 7% oggetto di contenzioso, grazie ai controlli e ai suggerimenti dell’Autorità.
  • 4 appalti commissariati per corruzione, dopo l’intervento di Anac. Ben 44 dal 2014.
  • 633 interdittive antimafia. 70 informative in più del 2018 (+10,5%). In 5 anni oltre 2500.
  • 873 segnalazioni di whistleblowing. 90 in più del 2018 (+11%). Nel 2015 erano 125. Preoccupa il dato sulle misure discriminatorie verso i segnalanti (circa 70).
  • 85 procedimenti di vigilanza sulla rotazione straordinaria per il personale coinvolto in procedimenti penali o in avvio di procedimento disciplinare per corruzione.
  • 482 istanze di precontenzioso. Osservazioni Anac accolte in 4 casi su 5.
  • Progetto europeo per misurare la corruzione. Punta a verificare chirurgicamente se sono state commesse irregolarità o illeciti.

LE ATTIVITA’ DI ANAC (2014-2019)

  • 36.000 istruttorie
  • 6.974 delibere (1.238 nel 2019)
  • 225 ispezioni effettuate (30 nel 2019)
  • 44 appalti commissariati per corruzione (4 nel 2019)
  • 2.322 segnalazioni di whistleblowing ricevute (873 nel 2019)

INIZIATIVE ANTICORRUZIONE AI TEMPI DELL’EMERGENZA COVID

  • Esonero dal versamento del contributo da versare in sede di gara per tutto il 2020 (circa 40 mln di risparmio per imprese e amministrazioni).
  • Vademecum per appalti rapidi in base alle norme vigenti. Riduzione dei tempi per la presentazione delle offerte, autodichiarazioni e controlli ex post, facoltà di ricevere forniture in via d’urgenza.
  • Semplificazioni acquisizione di buoni spesa e acquisti di generi alimentari e di prodotti di prima necessità da parte delle amministrazioni.
  • 40 pareri su congruità dei prezzi per le forniture necessarie a fronteggiare l’emergenza per un valore complessivo 40 milioni di euro.

OLTRE 3 MILIARDI DI EURO SPESI IN EMERGENZA

Nel primo quadrimestre del 2020 sono state registrate 61.637 procedure connesse all’emergenza sanitaria (Banca dati nazionale dei contratti pubblici, Anac), per una spesa complessiva di 3,04 miliardi si euro. Non sono mancati comportamenti speculativi e predatori, come è emerso da numerose indagini della magistratura.

Principali criticità:

  • abnorme lievitazione dei prezzi rispetto ai prezzi riconoscibili ante emergenza e forte variabilità degli stessi sul territorio nazionale;
  • scostamento nella qualità e quantità delle forniture rispetto alle caratteristiche richieste;
  • retrocessione dell’aggiudicatario dall’offerta, mancata stipula del contratto, mancato avvio o interruzione della fornitura;
  • ritardi rispetto al/i termine/i di consegna;
  • mancato possesso, da parte dell’affidatario, dei requisiti di ordine generale necessari per contrarre con la Pubblica amministrazione.

Per ulteriori approfondimenti sui contenuti della Relazione è disponibile un’ampia scheda di sintesi curata dall’Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico

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